Parte da Pescara la proposta di riportare su scala nazionale l’avvio dei saldi invernali alla scadenza naturale “di fine stagione”. Chiesta intanto la proroga al 31 marzo delle vendite in “zona rossa”
PESCARA – Due punti fermi per sostenere il settore abbigliamento-moda e accessori, in una fase molto complicata a causa dell’emergenza sanitaria: regolamentare ex novo su scala nazionale il periodo dei prezzi ribassati rivedendo la norma attuale e facendo sì che l’avvio del periodo degli sconti venga riportato per tutti alla scadenza naturale di fine stagione, ponendo fine alla deregulation cui si assiste ormai da tempo; nell’immediato, invece, relativamente alla realtà abruzzese e nello specifico di Pescara, prorogare la scadenza dei saldi invernali al 31 marzo 2021 dando risposta alle istanze degli operatori economici, messi in seria difficoltà dalla pandemia e dal crollo dei fatturati dovuti ora, oltretutto, al regime da “zona rossa”.
E’ quanto è emerso dall’incontro svoltosi in streaming questa mattina e al quale hanno partecipato il dirigente delle Attività produttive presso la Regione Abruzzo, Germano De Sanctis, l’assessore al Commercio del Comune di Pescara, Alfredo Cremonese, la consigliera comunale, Zaira Zamparelli, e gli esponenti di tutte le associazioni di categoria, come Confcommercio, Confesercenti, Cna, il Consorzio Pescara in centro e Casartigiani.
Il rappresentante dell’ente Regione ha assunto l’impegno, su proposta della consigliera Zamparelli che ha promosso l’incontro, di attivare tutte le iniziative possibili affinché nel più breve tempo possibile la proposta di una diversa regolamentazione nazionale possa giungere sul tavolo della Conferenza Stato-Regioni; l’assessore al Commercio Alfredo Cremonese e le associazioni di categoria presenti hanno invece lanciato la richiesta urgente di attivare la proroga dei termini di scadenza della stagione dei saldi invernali a tutto il 30 marzo 2021.
“Credo sia necessario ora come non mai – ha detto l’assessore Cremonese – restituire certezza agli operatori che a causa del regime da “zona rossa” hanno sofferto l’impossibilità di proporre alla clientela la merce, in gran parte rimasta invenduta. E’ questa evidentemente, unitamente al crollo degli incassi, una delle cause letali per numerose attività. Una scelta in questa direzione, a mio avviso, è indispensabile se davvero si vuol provare a far respirare le imprese, concedendo loro di allungare a fine marzo il periodo delle offerte”.
Seconda la consigliera Zaira Zamparelli “finora vi sono state maglie troppo larghe nel sistema delle offerte in saldo, con troppe “fughe in avanti” da parte di alcuni a danno di molti; lo stesso – ha proseguito – si può dire rispetto al fatto che si siano create palesi differenze tra un territorio e l’altro, con una sostanziale mancanza di regole condivise e quindi uguali per tutti. Le associazioni questa mattina sono state molto chiare in questo senso e da parte nostra abbiamo il dovere di riportarne le istanze nelle sedi deputate”.