PESCARA – Gli imprenditori balneari prendono atto con soddisfazione che il governo intende risolvere il problema della concessioni demaniali e valutano positivamente l’impegno del ministro Moavero Milanesi ad affrontare personalmente il tema con la Unione europea. Inoltre sottolineano con forza che ci sono gli spazi per trovare una soluzione che non penalizzi le imprese e ne garantisca il futuro.
E’ questa la posizione espressa al termine dell’incontro di ieri mattina con i ministri Gnudi e Moavero dalle organizzazioni delle imprese balneari Cna Balneatori, Sib Confcommercio, Fiba Confesercenti e Assobalneari Confindustria.
In virtù della recuperata considerazione del ruolo dell’Italia in Europa, la deroga è possibile senza aspettare il 2015. E’ anzi urgente accelerare i tempi, vista la crisi economica del turismo, il blocco degli investimenti e la difficoltà per le imprese di competere a livello internazionale. Gli imprenditori balneari chiedono all’Esecutivo garanzie e certezze per un comparto, come quello balneare, riconosciuto da tutti come il fiore all’occhiello del turismo tricolore.
C’èla massima disponibilità da parte del governo a costituire un tavolo tecnico con Regioni ed imprese per trovare soluzioni condivise a questo e ad altri problemi che affliggono il settore. Uno strumento importante mentre sta per partire una stagione estiva che già si annuncia molto problematica per gli effetti prolungati e drammatici della crisi economica sulla capacità di spesa delle famiglie, sulla possibilità da parte delle imprese di investire e soprattutto sull’occupazione. Afferma il Segretario Regionale della Fab-Cna Cristiano Tomei:«ora che la procedura d’infrazione è stata archiviata è il momento di chiedere ufficialmente da parte del governo, la deroga all’Europa sulla “direttiva servizi” e per approntare una legge-quadro nazionale che assicuri senza se e senza ma, la continuità dopo la scadenza del 2015, delle attuali imprese balneari italiane”.
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