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Spoltore, la campagna del Comune contro randagismo e abbandono rifiuti

da Marina Denegri

L’obiettivo della Giunta é quello di coinvolgere le associazioni in grado di collaborare nella vigilanza sul territorio

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SPOLTORE – Coinvolgere le associazioni per il contrasto del degrado urbano, con particolare attenzione ai disagi provocati dagli animali domestici mal gestiti dai padroni, da quelli randagi e dall’abbandono dei rifiuti: è il prossimo obiettivo della giunta comunale di Spoltore che per questo pubblicherà un avviso pubblico rivolto ad associazioni del territorio che abbiano al loro interno guardie zoofile regionali o dotata di qualifica di guardia giurata. Il loro compito sarà avviare un’efficace attività di controllo sul rispetto delle regole, ad esempio la microchippatura dei cani di proprietà o l’abbandono degli animali.

Giungono all’Amministrazione comunale, quasi quotidianamente, segnalazioni da parte dei cittadini sul mancato raccoglimento delle deiezioni canine in diverse zone del territorio comunale” sottolinea l’assessore Rino Di Girolamo.Questo “modus operandi” fornisce un’immagine non decorosa della città nonché rilevanti problemi igienici e sanitari“.

Altro problema sono gli animali senza microchip, fattore che ne favorisce anche l’abbandono: “spesso vengono rinvenuti sul territorio cani di proprietà privi del microchip identificativo obbligatorio. La Polizia Municipale, o altri organi preposti, è così costretta a numerosi interventi impiegando risorse umane che potrebbero essere assegnate ad altre operazioni”.

Ci sono infine le segnalazioni circa l’abbandono dei rifiuti in numerose zone del territorio comunale o relative al loro non idoneo conferimento: “questo è un problema che ha un impatto relativo sul territorio di Spoltore, ma è comunque presente. Purtroppo la vastità del territorio favorisce lo smaltimento illegale dei rifiuti da parte di persone che spesso vengono da fuori regione. C’è poi una piccola parte della popolazione residente che conferisce in maniera sbagliata”.

L’idea è di una collaborazione sperimentale, per un anno, con una o più associazioni in grado di collaborare nella vigilanza del territorio

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