SPOLTORE (PE) – Al Consiglio comunale del 20 settembre scorso, è stata adottata una delibera che consente l’eliminazione del “graficismo lineare” di una scarpata in località Villa Santa Maria di Spoltore. Si tratta di una scarpata a ridosso di una cava già esistente nei pressi della discarica Colle Cese. La delibera votata apparentemente si limita a eliminare dalla cartografia del PAI (Piano stralcio di assetto idrogeologico) l’ ”indicazione grafica” di una pericolosità da scarpata che, di fatto, non sussisterebbe più. Nulla da eccepire se si considerasse solo la delibera in sé. Ma alcuni approfondimenti, svolti dai consiglieri del PDL però, hanno fatto emergere la presenza di un progetto – non menzionato nella delibera – già presentato al Comune di Spoltore di ampliamento della stessa cava da parte della società Tecnoambiente Srl, con Amministratore Unico Geom. Di Zio (subentrata alla GTV Inerti Srl). La presenza del progetto è stata confermata dall’Assessore Lorenzo Mancini su richiesta del Capogruppo PDL, Avv. Marina Febo, durante la seduta consiliare.
“La lettura della proposta di delibera – afferma il Capogruppo del PDL Marina Febo – consegnata ai consiglieri comunali solo due giorni prima della seduta e del relativo progetto di ampliamento, ha fatto emergere dei dubbi relativi al suo potenziale futuro utilizzo. Il gruppo del PDL, da me rappresentato, ha votato contro l’adozione di questa delibera perché non è stato chiarito, durante il dibattito, se l’eliminazione della pericolosità di scarpata possa in qualche modo essere propedeutica in futuro a un ampliamento della cava stessa e soprattutto a un suo potenziale cambio di destinazione d’uso a discarica”.
Questi dubbi si fanno ancora più grandi se si considera che la normativa nazionale sembra prevedere un punteggio di favore per le imprese che intendono riconvertire le cave in discariche e che, nei fatti, la maggior parte delle cave vengono trasformate normalmente in discariche.
“Quello che interessa al mio gruppo politico – sostiene la Febo – è scongiurare la presenza di discariche sul nostro territorio, sia in quella zona che altrove, perché riteniamo che il nostro Comune abbia già dato il suo gravoso contributo negli anni passati e non può essere “la pattumiera d’Abruzzo”. Ricordo che in campagna elettorale, l’attuale primo cittadino aveva detto pubblicamente “Mai più discariche a Spoltore o impianti per la lavorazione di rifiuti”. A questo punto chiedo quindi al Sindaco Luciano Di Lorito, che non ha risposto in Consiglio comunale sul punto, di dire apertamente se conferma questa volontà espressa durante la campagna elettorale. I cittadini della zona, che allarmati mi hanno informato di questo loro timore – conclude la Febo – aspettano delle risposte chiare e rapide che eliminino ogni dubbio in merito”.