SPOLTORE (PE ) – Lavoro di pubblica utilità non retribuito è la punizione che il Comune di Spoltore darà a chi infrange il Codice stradale.
Firmata lunedì 9 maggio 2011 la convenzione fra il vicesindaco Luciano D’Incecco che per l’occasione rappresentava il Comune di Spoltore, e la presidenza del Tribunale ordinario di Pescara per commutare le pene detentive o pecuniarie derivanti da infrazioni del Codice della Strada in lavoro di pubblica utilità non retribuito, da effettuare in special modo nel campo della sicurezza e dell’educazione stradale. La giunta comunale di Spoltore, presieduta dal sindaco Franco Ranghelli, aveva approvato la relativa delibera applicando la recente riforma del Codice della Strada.
I cittadini che, a seguito di controllo, risultassero con un tasso alcolemico superiore al consentito, e a condizione che gli elevati livelli di alcol nel sangue non abbiano provocato un incidente, potranno quindi sostituire la pena detentiva e pecuniaria con lavori di pubblica utilità come il servizio di affiancamento ai Vigili urbani, l’assistenza all’uscita delle scuole o durante il trasporto scuolabus, attività a tutela del patrimonio ambientale o culturale o di manutenzione del verde pubblico. Il proprio lavoro potrà essere prestato anche nei confronti delle persone con disabilità, degli anziani e delle persone in situazione di disagio.
L’amministrazione si impegnerà ad accogliere ogni anno un numero massimo di dieci condannati, che potrà comunque essere superato previo nulla osta dell’Ente. Sarà inoltre individuata nel Dirigente responsabile del settore Risorse Umane la persona incaricata di coordinare le prestazioni dell’attività lavorativa dei condannati e di impartire loro le relative istruzioni.