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Spoltore, “Comunicare l’emergenza”: 81.000 euro dal Fondo Sociale Europeo

da Redazione

via monterosa

SPOLTORE (PE) – App dedicata alle allerte meteo, corsi di formazione per gli operatori della protezione civile, integrazione tra comunicazione istituzionale e social media per creare delle conversazioni “ufficiali” in grado di contrastare il diffondersi di notizie false ed erronee. Sono i punti cardine del progetto “#comunicare l’emergenza” finanziato nell’ambito della linea di interventi “Comunicare per proteggere” con il Fondo Sociale Europeo.
81.000 euro che serviranno per 12 mesi di intenso lavoro e cooperazione tra il sistema di protezione civile e la macchina amministrativa, per una gestione integrata di riduzione dei rischi.

“Sicuramente questo progetto porta una grande innovazione all’interno di questa amministrazione” sottolinea il sindaco Luciano Di Lorito “mettendoci al livello dei Comuni più virtuosi, seguendo in particolare l’esempio di alcune realtà del nord Italia che si muovono sempre con grande efficacia durante le emergenze. Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto, e in particolare il referente Giordano Renzetti”.
Gli obiettivi generali sono, assieme all’aggiornamento continuo del Piano di Emergenza Comunale, implementare un piano di comunicazione verso la cittadinanza nei periodi di normalità e nelle diverse fasi del ciclo emergenziale, formare gli addetti alla Protezione Civile sui nuovi modelli comunicativi, incrementare le attività di educazione alla cultura del rischio.

“Sono diverse le aree di intervento” prosegue Di Lorito. “Prima di tutto la redazione di un piano di comunicazione esterna con i cittadini, per programmare, prevenire e gestire gli eventi calamitosi e della prima emergenza. Poi un analogo piano per migliorare la comunicazione interna e infine la progettazione di strumenti comunicativi nuovi”.
L’obiettivo strategico principale della comunicazione in emergenza, si legge nella documentazione presentata dal Comune, è un’informazione “corretta e tempestiva” sul fenomeno previsto o in corso.

“Durante l’emergenza, l’informazione e la comunicazione dovranno essere chiare e precise, al fine di evitare ulteriore disagio per la popolazione coinvolta”: APP, social network e internet vanno “gestiti in maniera opportuna al fine di evitare falsi allarmi e/o panico nella popolazione”, senza in ogni caso trascurare i mezzi tradizionali di comunicazione che potrebbero rivelarsi fondamentali se, durante l’emergenza, si dovesse verificare un’interruzione più o meno prolungata delle reti.
Il consigliere delegato alla protezione civile Stefano Burrani è entusiasta del progetto:

“Sui social è importante contrastare il ‘rumore di fondo’ causato dai commenti di critica, dai fake, dall’emotività”. È necessario fare in modo che ci sia la percezione di una sola voce, autorevole e affidabile: “ci siamo ormai abituati agli hashtag dedicati alle emergenze ma, come è accaduto ad esempio durante l’alluvione a Livorno lo scorso anno, non sempre vengono utilizzati dai cittadini e dagli account ufficiali. La conversazione si sposta così su altri hashtag, rendendo difficile seguire la situazione e contrastare le notizie sbagliate o irrilevanti. Qualsiasi amministratore ha vissuto più volte in prima persona momenti del genere”.

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