Spoltore Ensemble: torna la Cittàpalcoscenico

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SPOLTORE  – Inizia con un sold out la XXVIII° edizione dello Spoltore Ensemble. La rassegna, diretta da Angelo Valori e realizzata grazie all’Ente Manifestazioni Spoltore Ensemble, dopo il pienone registrato nello spettacolo di Giobbe Covatta, andrà avanti in un week end colmo di appuntamenti. Questa sera, alle ore 21.00 le luci di Cittàpalcoscenico illuminano il ferragosto. I vicoli e le piazzette del centro storico, il largo di fronte al Convento cinquecentesco si animeranno con le note dei concerti, la fantasia dei burattini, la comicità di Arlecchino e l’incantesimo della danza.

Se i piccoli potranno lasciarsi incantare dalle immaginarie storie dei burattini di Francesco Ferraiolo (piazza Di Marzio ore 21.15), gli appassionati di passi a due e assoli si lasceranno irretire da Butterfly –Ersilia Danza (piazza del Convento ore 21,15), portata in scena con le coreografie di Laura Corradi. E poi la musica, vera protagonista dell’edizione 2010 dell’Ensemble.

Si inizia con il concerto afro-beat degli Afrodesir (piazza D’Albenzio ore 21,15), creatori di una fusion music che mixa sonorità etniche. Ritmi balcanici, folclore ispanico, melodie argentine e musica popolare italiana si incontrano nel concerto del Caja Sonora (piazza D’Albenzio ore 22,45), una band di italiani, argentini e spagnoli. Non poteva mancare il jazz affidato al Marcello Sebastiani quartet, formazione che presenta un repertorio nel quale i ritmi e le sonorità jazzistiche si sposano con la musica colta occidentale. Spazio anche ai cantautori con Domenico Imperato che propone un percorso tra canzoni d’autore italiane e musiche popolari del mondo (Torre del Castello ore 21,30). In scena anche Silvano Torrieri che porta a Largo Fosse del Grano il suo “Arlecchino e il grande teatro del mondo” (ore 22).

Ricchissimo anche il programma di lunedì 16 che torna alla consueta formula del doppio spettacolo. E allora in prima serata (ore 21,15), in piazza del Convento, il gruppo E-motion porta in scena Water. Le coreografie e la regia di Francesca La Cava si amalgamano alle partiture curate da Angelo Valori per regalare al pubblico un omaggio all’acqua, elemento vitale. Un atto di ossequio affidato a note e passi di danza. Presentato al Festival di Vignale danza in Piemonte, Francesca La Cava ha ricevuto per questo spettacolo il prestigioso Premio Vignale Danza 2010 riservato alle eccellenze della danza italiana.

In seconda serata (ore 22,45), come tradizione comanda, si ride in piazza d’Albenzio. Salvatore Gisonna, vincitore del Premio Charlot, riservato ai comici più spassosi, guiderà il pubblico in un esilarante viaggio nella quotidianità a caccia dei tic più particolari di ognuno di noi. Per poi alla fine concludere: Siamo tutti stressati. La giornata del 16 inizierà nel primo pomeriggio con il taglio del nastro delle mostre.

Alle ore 18.30 nella cripta della Chiesa di San Panfilo sarà inaugurata anche la sezione curata da Albano Paolinelli. Arredi sacri, paramenti, opere d’arte, dipinti votivi e reliquiari testimoniano l’imponente patrimonio artistico e antropologico della Chiesa parrocchiale di San Panfilo. La mostra “Il tesoro di San Panfilo” (in cripta), a cura di Maria Concetta Nicolai che ne ha steso anche l’inventario puntualmente riportato in una pubblicazione, ricostruisce il tessuto sociale e storica della città di Spoltore in un arco di tempo considerevole: gli oggetti esposti vanno dal trecento al novecento.

La figura di Federico Fellini viene rievocata invece attraverso le opere d’arte di chi lo ha conosciuto: Antonio Iacovetti. L’ex direttore del Museo Cascella porta a Spoltore la sua arte senza filtri né condizionamenti, frutto di istinto, per un “Omaggio a Fellini”(presso i locali della Soms).

Ha spiegato il curatore Albano Paolinelli:

è un viaggio nel mondo felliniano  attraverso le opere di un’artista che ha avuto modo di conoscere il maestro del cinema. Una galleria di immagini pittorico-grafiche, liberamente interpretate da segni e colori che raccontano il mondo poetico e fantasioso del cinema in un’atmosfera arricchita da situazioni e letture a volte informali e simboliche in un raffinato equilibrio compositivo.

DOMENICA 15 AGOSTO

PROGRAMMA:

1. Butterfly -Ersilia Danza (ore 21,15) piazza del convento;

2. Burattini del teatro nazionale dei burattini di Francesco Ferraiolo (ore 21.15; 22,15; 23.15) piazza di Marzio;

3. Afrodesir (ore 21,15) piazza d’Albenzio;

4. Caja Sonora (ore 22,45) piazza d’Albenzio;

5.Arlecchino e il grande teatro del mondo (ore 22) Largo Fosse del Grano;

6. Domenico Imperato (ore 21.30) Torre del castello;

7. Marcello Sebastiani quartet (22.30) Torre del castello

APPROFONDIMENTI:

Butterfly –Ersilia Danza

La rivisitazione in chiave contemporanea della figura di Madama Butterfly resa celebre dall’omonima tragedia di Belasco ma soprattutto dall’opera di Puccini è affidata a Laura Corradi (che ne ha curato regia e coreografia), mentre la creazione dello spettacolo è a più mani con Carlotta Plebs,  Midori Watanabe (anche assistente alla coreografia), Cristina Surace, Roberto Costa Augusto e Giuseppe La Regina. Laura Corradi, racconta attraverso la danza, la storia dolceamara di Butterfly e di un desiderio cullato a lungo nell’immaginario, uno spettacolo incentrato sul senso dell’attesa, capace di svuotare il presente di ogni significato. Laura Corradi si è formata a Parigi con alcuni dei maggiori esponenti della coreografia d’avanguardia francese degli anni Ottanta e Novanta e con Carolyn Carlson. Frequenta la Folkwang Hochschule di Essen Werden in Germania sotto la direzione artistica di Pina Bausch. In Italia fonda Ersiliadanza ccon cui compie diverse tournée all’estero e partecipa a numerosi festival quali Oriente e Occidente, Romaeuropa Festival, Spoleto, La Versiliana, Torinodanza, Vignale Danza e Incontroazione.

Afrodesir

Afrodesir è un progetto di musica afro basato sulla contaminazione delle diverse culture musicali dei musicisti che ne fanno parte. Nati dalla contaminazione del gruppo, creano una miscela che può definirsi a tutti gli effetti “world music” o più comunemente “fusion”. Un itinerario che parte dall’Africa tradizionale e tocca Cuba, Jamaica, Capoverde, Brasile, Nord-America, e di conseguenza vari stili musicali: jazz, reggae, samba, afro, musica araba. L’attività live rappresenta sin dall’inizio il cuore degli Afrodesir, che si sono esibiti in molti locali e festival del centro Italia. Attualmente sono al lavoro per registrare il loro primo prodotto discografico, in uscita prima dell’estate 2010.

Caja Sonora

“La Caja Sonora è una banda, una banda internazionale composta da italiani, spagnoli e argentini (chi di cuore, chi di nascita). La Caja Sonora è una storia, una storia di uomini che si incontrano per dare voce alla più profonda armonia, per dare voce all’oblio. La Caja Sonora racconta….…storie di persone comuni, storie di attualità… la Caja Sonora lotta con le proprie armi…. I ritmi balcanici si fondono con il folklore ispanico, le passionali melodie argentine abbracciano l’energia della musica popolare italiana…..suoni affilati e parole taglienti accarezzano il cuore e scuotono le menti….la caja sonora è un pò la voce del mediterraneo, è un porto di pirati dove ormeggiare e fare baldoria fino al mattino…”I ritmi balcanici si fondono con il folclore ispanico, le passionali melodie argentine, abbracciano l’energia della musica popolare italiana…suoni affilati e parole taglienti accarezzano il cuore e scuotono le menti…la caja sonora è un po’ la voce del mediterraneo, è un porto di pirati dove ormeggiare e fare baldoria fino al mattino…
Nel 2006 a Valencia si conoscono Alessandro Paci e Tony Ruiz, incominciano a scrivere canzoni. Viaggiando attraverso diverse formazioni e avvalendosi di diverse collaborazioni, in Italia nel 2009 avviene l’incontro definitivo e la formazione diventa stabile. Alessandro Paci (batteria, voce); Raffaello Zappalorto (basso) Alessandro Nosenzo ( chitarre e voce), Marco Di Blasio (fisarmonica); Jorge Rò (tromba); Andrea De Leonardis (suoni); Tony Ruiz (voce). Registrano il loro primo Ep autoprodotto in home-recording “Del derecho del reves”, cominciano a fare concerti in tutta Italia e a Valencia registrano il nuovo Ep “La Caja sonora”.I ritmi balcanici si fondono con il folklore ispanico, le passionali melodie argentine abbracciano l’energia della musica popolare italiana…..suoni affilati e parole taglienti accarezzano il cuore e scuotono le menti….la caja sonora è un pò la voce del mediterraneo, è un porto di pirati dove ormeggiare e fare baldoria fino al mattino…”I ritmi balcanici si fondono con il folklore ispanico, le passionali melodie argentine abbracciano l’energia della musica popolare italiana…..suoni affilati e parole taglienti accarezzano il cuore e scuotono le menti….la caja sonora è un pò la voce del mediterraneo, è un porto di pirati dove ormeggiare e fare baldoria fino al mattino…”

Arlecchino e il grande teatro del mondo

Spettacolo voluto fortemente da Silvano Torrieri (allievo di Ferruccio Soleri e del Piccolo Teatro di Milano) che ne è anche l’unico interprete, viene affidato alla esaltante messa in scena di Danilo Volponi che ne ha curato la vorticosa ideazione drammaturgica. Lo spettatore attraverso le iperbole costruite dal personaggio principale, viene immerso nella frenetica rincorsa sulla ricerca della verità dell’odio, dell’amore e dello spurgare a tutti i costi il convulso impuro corpo dell’infetto mondo.

Grazie alla comicità e al virtuosismo di un Arlecchino, servitore di un unico signore e suo padrone, che altri non è che lo spettatore, questi viene proiettato nel cantare, sognare sereno e gaio, libero e indipendente, per poi ritrovarsi ad incendiarsi nell’incendio di ogni stoccata per la rima di ogni singolo verso.

Domenico Imperato in concerto

Domenico Imperato è un giovane cantautore che presenta un viaggio letterario e musicale tra la canzone d’autore italiana e le musiche popolari del mondo. L’esperienza di vita durante quattro anni trascorsi prima in Portogallo e poi in Brasile gli permette di giocare con la forma canzone e di contaminarla con soluzioni melodiche, ritmiche e poetiche della scuola musicale brasiliana. Il prodotto finale di questo viaggio di ricerca musicale sono i dieci brani del disco Postura Libera registrati nello studio Oca di San Paolo del Brasile con musicisti locali e con la produzione artistica di Thiago “Big” Rabello e Rafa Barreto. In attesa della finalizzazione e pubblicazione del disco Domenico propone uno spettacolo acustico di canzoni tra Italia e Brasile. Presenta alcuni brani del disco e brani della tradizione brasiliana, tra Bossa Nova e Samba, omaggiando grandi compositori come Jobim, Caetano Veloso, Gilberto Gil, Chico Buarque e João Gilberto. Domenico Imperato è il vincitore del primo concorso nazionale per canzoni inedite Note Scordate, organizzato dall’ANMIL, con il brano “Mia madre era un’operaia”.

Selezionato dalla rivista Chitarre tra i 5 finalisti del concorso nazionale per giovani cantautori/chitarristi di Sarzana “NEW SOUNDS OF ACOUSTIC MUSIC 2010? , all’interno del prestigioso Acoustic Guitar International Meeting.

Marcello Sebastiani Quartet
FORMAZIONE:
Marcello Sebastiani-double bass
Geoff Warren- sax/flute
Raffaele Pallozzi-piano
Massimo Manzi-drums

Questa formazione propone quattro affermati musicisti, tre dei quali hanno già collaborato in diverse formazioni di Sebastiani, formazione che presenta un programma musicale in cui ritmi e sonorità jazzistiche si fondono ad armonie e melodie che hanno nel vasto repertorio della moderna musica colta occidentale il riferimento più prossimo. Oltre a brani tratti dal repertorio jazzistico e opportunamente rielaborati, saranno proposte composizioni originali del leader tratte da cd pubblicati (“Desiderio” e “Suite and song”), altre del tutto inedite nelle quali forse si ritrova la vera natura della formazione e le peculiarità dei singoli elementi. Il tutto unito da uno spirito squisitamente creativo dominato dall’improvvisazione pur nel rispetto della complessità delle strutture.

Salvatore Gisonna

Salvatore Gisonna esordisce nel mondo dello spettacolo nel 1990, quando partecipa a Rai Due al programma “Stasera mi butto” come imitatore. Autore e protagonista dei suoi spettacoli, dal 1997 alla fine del 2004 insieme a Fabio Isaia forma il duo di cabaret I cuginetti a sfera. Riscuotono un grande successo televisivo, nazionale e regionale, sia di pubblico che di critica, vincendo prestigiosi premi di cabaret e calcando le scene dei locali e teatri italiani più prestigiosi. In qualità di monologhista, dal 2005 Gisonna si esibisce nello spettacolo “Come stai?” del quale è anche autore. Nel 2007 scrive “Siamo tutti stressati” in cui, prendendo spunto da episodi legati al quotidiano, ne esalta gli aspetti paradossali, spaziando dal pettegolezzo spicciolo al gossip, dalla politica alla notizia da prima pagina. Fin dagli esordi si è distinto per le sue capacità di coinvolgimento, di intrattenimento e per il suo umorismo caratteristiche che lo hanno portato alla vittoria di diversi riconoscimenti importanti come il Premio Charlot. I suoi spettacoli sono sapientemente costruiti miscelando la risata alla riflessione; il tema centrale dei suoi lavori è  l’attualità analizzata in tutti i suoi aspetti, dalla politica al pettegolezzo televisivo, il tutto arricchito da uno speciale sottofondo musicale perché Salvatore è un vero amante della musica di cui è anche un fine conoscitore, in particolare di quella italiana; da questa sua passione è nato il suo personaggio più famoso: il Dj Galeazzo, un dj irriverente che confeziona classifiche in cui “il la canzone è originale, ma il cantante è personale!”

MOSTRE
sezione curata da Albano Paolinelli:

Il tesoro di San Panfilo (cripta di San Panfilo) aperta dal 16 al 22 agosto a cura di Maria Concetta Nicolai

“Il loculo lobato che orna la facciata del cenobio francescano, detto più comunemente Convento, divenuto logo dello Spoltore Ensemble, rimanda alla memoria i tempi e gli splendori di una dimensione municipale di cui si sono perdute molte tracce e molti documenti. Quello che resta, che in gran parte inerisce all’ambito religioso, non è di poco conto né marginale alla ricostruzione del tessuto sociale da cui, pur con le comprensibili varianti, deriva l’attuale condizione cittadina. A questa necessità conoscitiva risponde “Il tesoro di San Panfilo” che espone una serie di arredi sacri, paramenti, opere d’arte, pertinenti alla Chiesa parrocchiale o confluiti in essa dopo la soppressione di altre istituzioni più antiche. Gli oggetti, di cui recentemente sono stati redatti una documentazione fotografica e un puntuale inventario ragionato, in collaborazione con la Soprintendenza per il patrimonio storico, artistico e etnoantropologico dell’Abruzzo, sono presentati come l’espressione di una comunità che li ha commissionati e fatti propri nel secolare uso liturgico e nella volontà di manifestare attraverso le categorie del fasto, la propria devozione al Santo Patrono e agli altri protettori invocati. In questa ottica l’allestimento, che pure espone materiali di gran pregio, prescinde da ogni valutazione artistica e intende rintracciare il filo conduttore della cultura antropologica spoltorese alla cui definizione contribuiscono in uguale misura documentale la pregevole statuaria, i preziosi argenti barocchi, i sontuosi paramenti in lampasso di seta, ma anche le piccole reliquie”.

Omaggio a Fellini di Antonio Iacovetti (Presso i locali della Soms) aperta dal 16 al 22 dalle ore 19,30 alle 23,30

Antonio Iacovetti nasce a Ortona ma vive a Pescara dove è direttore del Museo Cascella dal 1985 al 1995. Qui conosce Pietro Cascella, suo costante riferimento culturale, grande maestro e insostituibile amico. Inizia l’attività artistica nel 1963, anni contrassegnati dalla sperimentazione fondamentali come il Gruppo ’63, la Beat generation, il Concetto spaziale di Lucio Fontana. Negli anni ’70 studia le nuove correnti artistiche e viaggia molto, si riconosce nel neo-impressionismo che coniuga il forte intimismo con pennellate graffianti. Espone in tutto il mondo e assorbe motivi e tecniche dell’Arte Brut “un’arte che non scende a patti con niente e nessuno – scrive Ersilia Turilli – ; un’arte che non cerca i suoi modelli o i suoi riferimenti da qualche parte perché li possiede già nel suo esistere, nel farsi mentre si compie. L’impasto del colore di Iacovetti a volte è sbiadito, a volte acquerellato, mentre il tratto del nero incide con energia l’immagine, la calca, la insegue e la disperde. L’artista crea una pittura pura, che sublima aspetti inconsci e gli lascia scritturare il presente in un’onda flessa rappresentativa, simbolica. È questo un movimento scenico-narrativo la cui sorgente attinge all’esperienza emozionale. Iacovetti arriva quindi a realizzare effetti “totali” o “ultra” con grovigli di scritture su porte e muri, uccelli di profilo, bozzoli e teste nude, amanti disindetificati , sovrapposti in un impossibile bacio>.

Water – Produzione della compagnia Gruppo E-Motion nella programmazione dello Spoltore Ensemble

Water, l’ultima produzione della Compagnia di danza Gruppo E-Motion, coreografia e regia di Francesca La Cava e le musiche di Angelo Valori, è stata presentata ufficialmente il lo scorso 21 luglio al Festival di Vignale danza in Piemonte dove il direttore Artistico e coreografa, Francesca La Cava, ha ricevuto il prestigioso Premio Vignale Danza 2010 riservato alle eccellenze della danza italiana. La compagnia di danza E- Motion, con sede a L’Aquila, è l’unica in Abruzzo ad essere finanziata dal Ministero per i Beni culturali e le attività culturali ed è impegnata, grazie alla coreografa Francesca La Cava, nel progetto Danzare per R:Esistere in stretta collaborazione con le scuole di danza de L’Aquila che stanno cercando a fatica di tornare alla normalità anche grazie a diversi eventi programmati proprio per continuare a tenere i riflettori accesi anche e soprattutto sui problemi legati all’arte ed alla cultura.

Binomio abruzzese vincente quello di Francesca La Cava (di Cagliari ma ormai adottata dalla città de L’Aquila dove opera da quindici anni) e dal compositore pescarese Angelo Valori che ha creato le musiche originali per questo nuovo spettacolo di danza. Il compositore abruzzese, ma ormai noto in Italia ed all’estero, non è nuovo alle composizioni su spettacoli di danza: nel 2008 compose le musiche di “Cleopatra” in scena al Teatro dell’Opera di Roma. Un connubio che ha portato ad prodotto contemporaneo di alto livello artistico per l’Abruzzo e non solo.

Le musiche
L’acqua come concetto sonoro è alla base delle elaborazioni di Valori seguendo le linee artistiche della coreografa. L’attitudine melodica del compositore si sposa in questa circostanza con una partitura costruita attraverso interventi elettronici e suoni concreti: loop, campioni, effetti interpretano il rumore puro dell’acqua nelle sue varie manifestazioni – naturali, umane, artificiali – per intrecciarsi con la narrazione e i movimenti degli interpreti sul palco.

La coreografia
Quest’ultima produzione concentra l’attenzione su un argomento che negli ultimi tempi ha destato attenzione ed interesse: l’acqua è un bene di tutti e tale deve rimanere. Da questa idea nasce la nuova coreografia di Francesca La Cava che in cinque quadri ha raccontato e descritto le varie fasi da quella ludica a quella tragica del diluvio universale, fino ad arrivare ad un mondo disperato senza acqua. L’ultimo quadro, quello del ritorno alla vita, con l’acqua e la gioia trasportate da secchi contenenti abiti da sposa: sposa bagnata sposa fortunata che dona un momento di speranza e di ritrovata gioia dopo un percorso carico di pathos. Lo spettacolo chiede alle bravissime giovani danzatrici e al loro giovane partner una performance recitativa oltre che coreutica dando così corpo ad un’armonica fusione di movimento, gesto e parola che conferiscono allo spettacolo una tensione espressiva insolita e fortemente coinvolgente. I vari elementi dello spettacolo vengono splendidamente collegati ed efficacemente sottolineati dalla presenza in scena di Francesca La Cava che si conferma straordinaria protagonista dell’arte coreutica italiana oltre che regista e coreografa di assoluto valore.

regia e coreografia Francesca La Cava

musica originale Angelo Valori

interpreti Stefania Bucci, Annalisa Celentano, Flaminio Galluzzo, Francesca La Cava, Irene Russolillo

Produzione: E-motion Gruppo Phoenix, progetto “Febbrile agitazione 1” con il contributo di Ministero Beni e Attività Culturali e della Regione Abruzzo e con il patrocinio di Comune di L’Aquila e Provincia di L’Aquila.

“Acqua. Cioè vita, mito, cultura. L’acqua come tema e ispirazione di grandi narrazioni epiche, di modi di dire tra i più comuni e popolari, di grande poesia. L’acqua come risorsa naturale che può decidere della vita e della morte, di felicità e disperazione, benessere e povertà e, si comincia a temere, della pace e della guerra. Water è un viaggio di corpi danzanti, accompagnati da musica e parole, attraverso il significato e l’importanza dell’acqua nella nostra vita, ieri come oggi. L’acqua come bisogno, piacere, quotidianità, forza e speranza. Bisogno perché nessuno può farne a meno. Piacere perché il suo contatto dà godimento. Quotidianità perché è in ogni giorno della nostra vita. Forza perché può creare e distruggere. E speranza che questo meraviglioso dono della natura rimanga di tutti e che mai sia causa di folli conflitti”.

Pubblicato da
Gulizia Leonello

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