Spoltore, Festa di Santa Lucia e Concerto di Natale dedicato a Donato Gianfredi e Agostino Tarullo

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La prima edizione della Festa è stata riproposta dall’Associazione Fontevecchia, presso il Borgo di Case Troiano

SPOLTORE (PE) – La riscoperta della ‘cuccìa’, antico pasto tradizionale siciliano a base di ricotta, miele e canditi, il rito lustrale, con la pietra di fiume di Santa Lucia da cui attingere l’acqua per bagnarsi gli occhi, in segno di protezione della vista, e il concerto di Natale del Coro ‘Angela’ della Basilica della Madonna dei Sette Dolori hanno caratterizzato la prima edizione della Festa di Santa Lucia, riproposta dall’Associazione Fontevecchia, presso il Borgo di Case Troiano, alla presenza del professor Francesco Stoppa, presidente del Cata dell’Università ‘d’Annunzio’ e del Consorzio Tradizioni Teatine.
“L’appuntamento – ha spiegato il Presidente dell’Associazione Luciano Troiano – è stata l’occasione per coniugare il ricordo di due cari amici di Pescara e Spoltore, Donato Gianfredi e Agostino Tarullo, fucilieri dell’Associazione ‘Milites Luci’ di Potenza, scomparsi lo scorso 29 agosto, in seguito a un incidente durante una rievocazione storica, con il recupero di un’altra festa calendariale celebrata dai nostri bisnonni, e di cui si erano perse le tracce nel tempo, ovvero Santa Lucia, di cui racconteremo la vigilia”. La giornata si è aperta con la relazione del professor Stoppa che ha ricordato le origini, tra mito, storia e leggenda della figura di Santa Lucia, originaria di Siracusa, martirizzata e uccisa per non aver voluto rinunciare alla propria fede. Una figura che ormai affonda le proprie radici anche nel Nord Europa, nel giorno più corto dell’anno, con tradizioni ben specifiche, considerata la santa che porta doni ai bambini. E il professor Stoppa ha ricordato anche le “derivazioni abruzzesi del mito di Santa Lucia, che per non venire meno al voto di verginità fatto a Sant’Agata per salvare la vita della madre, si cavò gli occhi per non andare in sposa a un principe. Ma un angelo, il giorno seguente, fece rinascere gli occhi alla Santa. Il principe la denunciò, e la Santa venne martirizzata”. Subito dopo spazio a un siracusano doc trapiantato a Pescara, Concetto Scandura, che ha raccontato, attraverso immagini, video, e ricordi, come Siracusa venera la propria Patrona, regalando emozioni a tutti i presenti. Quindi il tradizionale Concerto di Natale, organizzato per il terzo anno consecutivo dall’Associazione Fontevecchia, e che ha visto protagonista il Coro ‘Angela’ della Madonna dei Sette Dolori, diretto dal maestro Remo Agresta, concerto dedicato al ricordo di Donato Gianfredi e Agostino Tarullo, alla presenza di una delegazione dell’Associazione ‘Milites Luci – Imago Historiae’, giunta direttamente da Potenza, cui l’Associazione Fontevecchia e il sindaco di Spoltore, Luciano Di Lorito, con il vicesindaco Ennio Rosini, hanno consegnato una targa per suggellare l’antico gemellaggio. La serata si è conclusa con la benedizione dei pani di Santa Lucia, portati dagli uomini e donne in abito tradizionale, e con il rito lustrale, ossia il passaggio dinanzi alla pietra di fiume, con incisi i due occhi di Santa Lucia: la tradizione racconta che la pietra venga bagnata con acqua di fonte, e che i cittadini debbano prendere quell’acqua dalla pietra e bagnarsi gli occhi, per ottenere la protezione della vista. Quindi cena della tradizione, con la cuccìa, immancabile sulle tavole siciliane in occasione di Santa Lucia, senza alimenti a base di farina, vietati dalla tradizione, e con i dolci natalizi della terra d’Abruzzo.

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