SPOLTORE – “Se le montagne esauriranno la loro funzione avremo un problema grandissimo, le risorse idriche sono preziosissime”. E’ l’allarme lanciato dal sindaco di Spoltore Chiara Trulli dal convegno “Le montagne non sono assassine”, inserito nel programma dello Spoltore Urban Climbing. “La montagna ci alimenta, va tutelata, è un ecosistema da difendere e valorizzare”. Il primo cittadino ha evidenziato poi che le bombe d’acqua non servono a superare la crisi idrica “legata alla situazione delle sorgenti”. E per questo bisogna affrontare con “profondo rispetto” il tema della montagna. Nello Spazio Sociale di Spoltore c’erano anche Daniele Perilli, Presidente del Corpo Nazionale Soccorso Alpino Speleologico Abruzzo, Davide Di Giosaffatte, Presidente Collegio Regionale Guide Alpine Abruzzo, Francesco Sulpizio, Presidente Cai Abruzzo.
Il convegno prende il nome da una vecchia campagna informativa che diceva: “non esistono montagne assassine, ma uomini sfortunati”. “Questo tavolo” ha ricordato Cinzia Berardinelli, dominus dello Spoltore Urban Climbing “nasce per ricordare Raffaello Toro, che viveva a Spoltore ed era un grande amico di questo mondo. Chi mi conosce sa quanto io ne sia appassionata di da vent’anni. Ho sempre cercato di portarlo in questo paese, in un contesto lontano dalla montagna. Siamo qui per dire che in montagna ci possono andare tutti”.
Al tavolo era presente anche Francesca Mastromauro, la moglie di Raffaello, che, nonostante il dolore, ha spiegato di non odiare la montagna per l’accaduto: a provocare la tragedia sono state delle scelte prese quel giorno, il 27 maggio dell’anno scorso, quando sul versante settentrionale del Corno Piccolo, Toro è caduto mentre scendeva dalla cima con Gianluca Camplone. Anche lui recuperato senza vita dal personale sull’elicottero del Corpo Nazionale Soccorso Alpino.