TERAMO – Con le misure restrittive per il contenimento del contagio, i centralini dei Centri Antiviolenza hanno smesso di squillare. Un fenomeno che si è sempre verificato anche durante le vacanze o nei week end quando gli uomini maltrattanti sono in casa.
Per le donne vittime di violenza familiare è un periodo molto duro ma i servizi antiviolenza non sono chiusi e si stanno riorganizzando per fare fronte a questa nuova situazione a partire dall’utilizzo di strumenti digitali che possano garantire la tempestività dell’intervento.
“L’analisi del fenomeno e il confronto sempre vivo fra gli operatori che si occupano di sostegno alle donne individua anche un aspetto molto importante in questa fase: la “guardia sociale”, una rinnovata attenzione da parte di vicini, parenti, amici che in questo particolare momento possono diventare sentinelle preziose – dichiarano la presidente della CPO, Tania Bonnici Castelli e la consigliera delegata alle pari opportunità, Beta Costantini – da questa riflessione è nata l’idea di lanciare un messaggio nuovo, sollecitando una rete di protezione sociale che parta dal basso. Come sempre ogni informazione viene trattata con la dovuta competenza e discrezione solo dagli operatori dell’antiviolenza e ha carattere anonimo”.
Lo spot #iorestoacasa ma non mi sento sicura è realizzato con il contributo delle componenti della CPO della Provincia. Lo spot sarà diffuso sulle piattaforme social dell’ente e si chiede, laddove possibile, la collaborazione degli organi di informazione, televisioni e on line, per una sua capillare diffusione.
#turestaacasa #noilavoriamo
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