Lo hanno affermato gli assessori Fiorilli e Antonelli replicando al PD
PESCARA – Gli assessori Fiorilli e Antonelli , in merito alle affermazioni del Pd circa l’incompletezza della documentazione nel progetto dello Stadio del Mare, hanno detto ieri che il nulla osta della Soprintendenza ai Beni paesaggistici e ambientali de L’Aquila per la realizzazione dello Stadio del Mare c’è ed è allegato agli atti progettuali oltre che alla delibera.
Hanno commentato i due assessori:
ancora una volta il Pd scivola su imprecisioni madornali, macroscopiche, che denotano esclusivamente lo strumentale tentativo di bloccare un’opera voluta dalla maggioranza di governo di centro-destra, ricorrendo anche a errate letture delle documentazioni.
Se il buongiorno si vede dal mattino, ci prepariamo a tre mesi di inesattezze con le quali il Pd tenterà in ogni modo di affossare un’opera trasparente, voluta dalla città e che ha l’obiettivo di contribuire al rilancio del territorio . Prima l’accusa della colata di cemento, che il progetto dello Stadio del Mare non prevede e non ha mai previsto; oggi addirittura l’incompletezza della documentazione che smentiamo su tutta la linea. E’ falso che manca il parere della Soprintendenza: quel parere, ovvero il nulla osta della Sovrintendenza e l’Autorizzazione Paesaggistica, sono stati regolarmente acquisiti dagli uffici comunali addirittura il 17 dicembre 2010, con protocollo numero 3071-urb, e domani avremo anche il piacere di fornirne copia.Nello specifico, tra l’altro, l’autorizzazione poneva come condizione che ‘si concorda con le note espresse dal Comune in merito alla necessità di garantire sempre la visuale libera da corso Umberto verso il mare, data l’alta valenza paesaggistica dell’area rappresentata da un contesto urbano tra i più rilevanti e significativi della città di Pescara’. Inoltre, in merito alla scelta dei materiali, sia quelli delle opere permanenti sia quelli riferibili alle opere di carattere temporaneo, l’ufficio sollecitava ‘un ulteriore approfondimento in sede di definizione del progetto esecutivo o comunque prima dell’inizio dei lavori, data l’alta valenza artistica e simbolica della piazza che ospita la ‘Nave’ e che si caratterizza con materiali e cromie ben definitive con le quali è necessario confrontarsi al fine di armonizzare l’intera area’.
Approfondimento che evidentemente è avvenuto ed è bene rimarcare come la stessa amministrazione, nelle schede progettuali, abbia sottolineato la chiara volontà, esigenza e obbligatorietà posta agli stessi progettisti di lasciare sempre libera la visuale del mare, una posizione condivisa dalla Soprintendenza che ha concordato con noi su tale scelta. E’ dunque chiaro che per l’ennesima volta il Pd ha sfornato l’inesattezza della giornata.