PESCARA – Lo Stadio del Mare , fin dall’inizio della sua realizzazione,è stato oggetto di critica da parte dei consiglieri di opposizione del Comune di Pescara. Gli stessi ribadiscono le perplessità e i giudizi negativi per voce del vicecapogruppo del PD Enzo Del Vecchio che in un comunicato afferma:
Le segnalazioni agli Uffici comunali ed alla Polizia Municipale, da parte dei consiglieri di opposizione, per la violazione di norme urbanistiche nonché alla ordinanza di balneazione regionale che si perpetrano nel c.d. Stadio del Mare sono quasi giornaliere ma, finora, nessuna autorità ha ritenuto di dover intervenire, se non con superficiali sopralluoghi e superflue relazioni, per bloccare e/o sospendere quanto posto illegittimamente in atto.
Nessuno, di quelli che dal Comune avrebbero dovuto vigilare e controllare, si era accorto che il progetto presentato per la realizzazione del c.d. Stadio del Mare prevedeva la cementificazione di quella spiaggia o, ancora, l’apponimento di tribune ed altri manufatti che violavano precise norme del Piano demaniale comunale e che questo disastro è stato evitato solo grazie ai soliti consiglieri di opposizione.
Nessuno, di quelli che dal Comune avrebbero dovuto vigilare e controllare, si è preoccupato, dopo la sospensione dei lavori per le anomalie evidenziate, di far redigere un progetto di variante prima della ripresa dei lavori di quello stesso progetto così lacunoso.
Oggi, poi, quella spiaggia al centro della Città è diventata una autentica autostrada percorsa da camion, macchine, moto ed ogni altro automezzo senza che a nessuno, di quelli che dal Comune dovrebbero controllare e vigilare sulla correttezza dell’utilizzo del demanio marittimo comunale, passi per la testa di verificare se quel traffico, così inusuale e vietato in ogni altra parte del demanio cittadino, sia consentito o meno.
Eppure le disposizioni contenute nella Ordinanza Balneare 2011 – approvata dalla Regione Abruzzo con la Determinazione n. DF/ 14 del 6/04/2011 non lasciano dubbi laddove alla lettera f) dell’art. art. 3 – PRESCRIZIONI SULL’USO DELLE SPIAGGE – Sulle spiagge e nelle acque riservate alla balneazione della costa abruzzese – prevede che:
“E’ VIETATO PER TUTTO L’ANNO l’occupazione (accesso, transito, sosta, fermata) del demanio marittimo con automezzi, motociclette, ciclomotori e veicoli di ogni genere”
Una svista agli occhi “vigili” del comune che ha prodotto anche enormi buche nel tratto di attraversamento pedonale, di recente portato a nuovi colori, ceduto sotto il peso di quell’intenso e vietato traffico.
Chissà cosa dovrà mai accadere in questa Città perché le regole, quelle scritte, il buon gusto e le norme di civiltà siano rispettate e/o fatte rispettare?
Di certo in questa Città qualcosa è accaduto: mentre a questa amministrazione “è calata la palpebra” ai cittadini sono “cadute le braccia.”