PESCARA – Non accettava la fine della relazione e, al culmine di una serie di comportamenti persecutori, appicco’ il fuoco all’appartamento della sua ex compagna, che riusci’ a salvarsi per miracolo. Protagonista della vicenda è un uomo di 76 anni, residente nel pescarese, che tramite il suo legale, l’avvocato Giuliano Milia, ha chiesto di patteggiare 1 anno, 5 mesi e 10 giorni di reclusione per stalking, incendio doloso e lesioni.
Il pm del Tribunale di Pescara, Anna Rita Mantini, ha dato il consenso. Ora tocca al gup Gianluca Sarandrea decidere se accogliere o meno la richiesta. L’udienza preliminare di ieri e’ stata rinviata al prossimo 19 aprile per consentire alle parti di accordarsi sotto il profilo risarcitorio. L’uomo, non riuscendo a rassegnarsi alla fine della storia d’amore, aveva iniziato a pedinare quotidianamente la sua ex, una donna di 57anni, arrivando anche a minacciarla di morte e di fargliela pagare nel caso in cui lei l’avesse lasciato.
Lo stalker si appostava sotto casa della vittima fino a tarda ora, la offendeva anche in presenza di altre persone e la tempestava di telefonate. Un’escalation di atteggiamenti persecutori che ha raggiunto l’apice quando una notte il 76enne si e’ introdotto nell’abitazione della donna, a Pescara, e ha appiccato il fuoco.
Le fiamme hanno distrutto l’appartamento e la 57enne, che dormiva in casa insieme al figlio e alla nipote che era in citta’ di passaggio, e’ riuscita a salvarsi per miracolo insieme agli altri due, riportando pero’ ustioni di primo grado alla gamba e al piede destro. Le indagini per risalire all’autore del rogo sono state condotte dalla Squadra Mobile di Pescara.