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Stazione di Pescara, sicurezza: Pettinari sollecita l’intervento dell’esercito

da Redazione

domenico pettinari

Il Consigliere regionale M5S sottolinea l’inadeguatezza delle “operazioni ad orologeria” e richiede personale qualificato per 365 giorni l’anno

PESCARA – “Alla stazione di Pescara c’è una vera e propria emergenza sicurezza, la Lega in Abruzzo deve prendere atto e agire immediatamente. Chi oggi è al governo di Regione e al Ministero dell’Interno grazie alle promesse fatte ai cittadini proprio sulla sicurezza deve muoversi immediatamente e attivare l’operazione Strade Sicure. Solo così riusciremo ad avere il giusto numero di forze dell’ordine e la presenza dell’esercito, figure qualificate e pronte a fronteggiare queste situazioni che per i pescaresi sono diventate insostenibili” la richiesta arriva dal Vice Presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari che, come aveva promesso nei giorni scorsi, questa mattina ha tenuto una conferenza stampa proprio davanti al piazzale della stazione vecchia luogo di numerosi atti criminosi.

“Per attivare l’operazione serve una richiesta ufficiale del Prefetto e del Comitato per l’ordine pubblico, di cui fa parte, tra gli altri, anche il Sindaco di Pescara. Dichiarare lo stato di emergenza senza nascondersi più dietro il dito delle operazioni ad orologeria, che ristabiliscono un ordine fittizio per pochi giorni, è ormai l’unica cosa da fare. A Pescara serve l’esercito e pattuglie fisse di forze dell’ordine che portino ad una soluzione concreta e duratura. I cittadini sono spaventati, qui la situazione è grave – spiega Pettinari – i commercianti della zona assistono quotidianamente a risse, litigi e atti di violenza. Sono stati commessi anche numerosi furti a danno dei commercianti che vivono situazioni insostenibili. Si sono formati dei clan che si scontrano per la gestione del territorio di tutto il quadrilatero che va da corso Vittorio Emanuele a nord e a sud fino al conservatorio Luisa D’Annunzio. Molti sono cittadini senza permesso di soggiorno in Italia che non hanno nulla da perdere e che non sono socialmente integrati con il resto della popolazione. Stiamo parlando di spaccio a cui seguono atti di violenza. La cronaca ci racconta di casi di stupri, violenze e aggressioni, ma i cittadini sono spaventati anche dalle quotidiane molestie che ricevono per comprare droga o per ricevere soldi che si fanno sempre più consistenti. Ubriachi o drogati che spesso smaltiscono la sbornia o l’effetto degli stupefacenti dando vita a bivacchi che spaventano i passati che non si sentono al sicuro nella propria città.

L’operazione Strade Sicure è l’unico modo. A questo, il Comune, può partecipare con l’istallazione di telecamere, aumento dell’illuminazione pubblica e decoro urbano nella zona dei giardinetti adiacenti al terminal bus. Sono tanti i cittadini che ci raccontano, per esempio, che hanno paura nelle ore notturne a recarsi presso l’area di risulta perché poco illuminata. La sera l’intera area si trasforma in una terra di nessuno dove è davvero rischioso inoltrarsi da soli.

La stazione di Pescara è un biglietto da visita importante per la nostra città e rappresenta la porta d’ingresso verso il centro pedonale. Accogliere turisti e possibili investitori, in una situazione di estremo degrado non è più accettabile. Chiediamo che queste operazioni siano attuate immediatamente e che si riconosca uno stato di emergenza in centro come nelle periferie più a rischio, come Rancitelli, Fontanelle e via Rigopiano dove l’operazione strade sicure è altrettanto indispensabile” conclude.

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