Pescara

La doppia tripla e l’inizio da favola di Stefano Pettinari [VIDEO]

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Due triplette nelle prime tre partite per Pettinari che, negli ultimi tre anni, aveva realizzato solamente sette reti in totale.

PESCARA – La vita è strana e questo non lo scopriamo certo oggi. La vita, però, è come una partita di poker in cui tutto, all’improvviso, può cambiare come se fosse la commedia delle maschere. Indossarne una svestendo i panni dell’altra. Cambiare personalità nel giro di un estate o, forse, ritrovarla dopo un periodo di smarrimento. É il caso di Stefano Pettinari, il protagonista assoluto di questo inizio di campionato, da montagne russe, da parte del Pescara di Zeman. Sei gol nelle prime tre partite e due triplette consecutive allo Stadio Adriatico, un inizio che nessuno poteva mai immaginarsi.

UN INIZIO INCREDIBILE: SEI RETI IN TRE PARTITE

Parlando di maschere e di commedie, Pettinari è stato autore di due recite da urlo anche se la tripletta di ieri non ha avuto lo stesso sapore della prima come dimostrano le parole dello stesso attaccante Romano: “Non è stata bella questa tripletta come l’altra volta. Ha un sapore completamente diverso. Abbiamo commesso qualche leggerezza e l’abbiamo pagata perché avevamo davanti una grande squadra”. Il pallone, però, resta ed è il secondo nel giro di due settimane, il secondo in carriera per un giocatore che sta vivendo un periodo magico. Basti pensare che negli ultimi tre anni abbondanti aveva segnato in tutto 7 reti in campionato (sempre in B, più un centro in Coppa Italia), una in meno del bottino già raggiunto in questi primi 270 minuti di campionato.

LA STORIA E LA CAPARBIETA’ DI STEFANO PETTINARI

Una storia particolare la sua, un girovagare per l’Italia che lo ha portato a soli 25 anni a Latina, Pescara, Vicenza, Como, ancora Pescara, Ternana e per la terza volta nella città Adriatica. Questa volta, però, non vuole fare la comparsa ma vuol diventare il protagonista di una folle recita in cui tutti aspettano quel lieto fine romantico.

Quei due palloni portati a casa, però, non sono frutto del caso ma di una preparazione che comincia già dagli allenamenti in cui gli altri, al termine di questi, vanno via mentre lui resta anche mezz’ora ad allenarsi da solo in modo che le gambe tengano il passo della testa. I risultati, poi, si vedono in campo perché Pettinari lotta, corre e fa reparto quasi da solo come successo ieri: uno dei pochi a non arrendersi e a provarci nonostante le gambe non ne avessero più.

Siamo solo all’alba di un campionato lunghissimo come la Serie B ma la strada intrapresa da Pettinari è quella giusta e, sotto la guida saggia del Boemo, può rilanciarsi definitivamente e confermare, sia pur con qualche anno di ritardo, tutto ciò che di speranzoso si diceva su di lui ai tempi delle giovanili della Roma. Dopo tante maschere, forse, Pettinari ha trovato quella giusta. Quella del gladiatore.

Fonte foto: Digital Pescara

Pubblicato da
Alessio Evangelista

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