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Still Alive di Caterina Marino in scena al Florian Espace

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PESCARA – Sabato 28 maggio, ore 20.45 al Florian Espace si conclude l’apprezzata rassegna Four Generations, quattro generazioni di teatro di ricerca iniziata il mese scorso all’insegna di Carmelo Bene, padre del teatro di ricerca italiano, e che ha visto avvicendarsi sul palco del Florian spettacoli, incontri, laboratori, presentazioni su e con gli sguardi delle diverse generazioni, tutti eventi con grandi nomi come Pippo Di Marca, Fabrizio Arcuri, Teatro del Lemming, Marcido Marcidorjs.

Si conclude con la generazione dei giovani artisti del teatro di ricerca, con una rappresentante di grande talento, l’attrice e regista romana Caterina Marino con il suo spettacolo Still Alive, drammaturgia e regia Caterina Marino con Caterina Marino, Lorenzo Bruno aiuto regia Marco Fasciana, video creator Lorenzo Bruno, sound designer Luca Gaudenzi.

Segnalazione Speciale al prestigioso Premio Scenario 2021,  il più importante e ampio osservatorio nazionale sulla creatività emergente italiana. Sarà l’ultimo tassello, per questa prima edizione, di un percorso generazionale ed estetico sulla e nella Ricerca teatrale italiana.

Uno spettacolo minimalista che ci pone di fronte al tema del peso del mondo, che racconta la funzione prima e originaria del teatro, specchio e strumento per superare la fatica e il baratro dell’esistere.

“Caterina Marino ha il coraggio e la simpatia di guardarsi dentro per invitarci a guardare lo spettacolo del mondo, per non rimanere sola e non lasciare fuori nessuno. Still alive è spettacolo che parte dal vuoto per restituire il pieno di una stretta di mano, a ricordare l’immagine chapliniana di Luci della città in cui l’unico sollievo è guardare l’orizzonte insieme”. E ancora “Composizione delicata e preziosa che fa dell’ironia il grimaldello di un racconto di debolezza personale e collettivo insieme”.

“Il video, nel suo sapiente utilizzo, insieme alla presenza della performer e del suo aiuto tecnico, divengono unico corpo scenico, in un’invasione di campo che tutti ci sovrasta e che tutti irrimediabilmente ci coinvolge”. Queste le parole della motivazione del Premio Scenario.

Le parole dell’autrice: “Non saprei dire quando è iniziato. Semplicemente, a un certo punto non sono più riuscita a immaginare il futuro. Un’entità statica, con una naturale predisposizione alla malinconia e radici ben salde nel tessuto capitalista del nostro secolo, incastrata nella generazione dei meme, del black humor, dell’ironia feroce che si fa salvifica. Still Alive riflette tutto ciò, esplorando le varie fasi che attraversa il corpo depresso, tra il rifiuto e l’accettazione di una condizione non solo personale ma umana. Una composizione che sa di “still life”, una natura morta che si lascia osservare, inerme nella sua impossibilità. Senza mai dimenticare, citando Van Gogh, che “There is no blue without yellow and orange”, e questo è il mio tentativo di far emergere la luce. Sondando l’abisso, per poi risalire”.

Caterina Marino è attrice e autrice romana, cofondatrice della compagnia Binario1310 con la quale approda alla finale del Premio Scenario infanzia 2018 con il progetto Come quando è primavera. Torna nuovamente al Premio Scenario per presentare un progetto interamente scritto, diretto e interpretato da lei. Ad accompagnarla, Luca Gaudenzi in qualità di sound designer e Lorenzo Bruno in qualità di creatore video e “servo di scena”. Ad assisterla dalla regia, infine, Marco Fasciana. Non una compagnia costituita, dunque, ma percorsi che si intrecciano. Still Alive è uno di questi.

Con Four Generations il Florian ha puntato l’attenzione sul grande movimento di rinnovamento teatrale che muove i primi passi sul finire degli anni ’50 con maestri del calibro di Carmelo Bene e Carlo Quartucci, rinnovamento che verrà definito via via teatro d’avanguardia, di sperimentazione, di ricerca sottolineando che nell’arco di sessant’anni molte sono le generazioni di artisti che si sono susseguite e che in gran numero sono ancora produttive e militanti. Ricerca e sperimentazione che è la matrice stessa del Florian Metateatro – riconosciuto dal Ministero della Cultura quale Centro di Produzione Teatrale per la ricerca e sperimentazione – in entrambe le sue componenti ovvero il Florian (Pescara) guidato da Giulia Basel e Massimo Vellaccio, compagnia che si affaccia alla ribalta nazionale negli anni ’80, e il Metateatro (Roma) di Pippo Di Marca uno dei padri dell’avanguardia degli anni ’70.

La rassegna, iniziata con le prime quattro generazioni quest’anno per proseguire nei prossimi anni, ha dato e darà evidenza al susseguirsi delle generazioni e alla capacità di elaborare modalità sempre nuove, diverse e tuttavia riconducibili a matrici comuni del teatro di ricerca. Svilupperà via via una mappa attraverso spettacoli, momenti di riflessione, presentazioni di libri, visioni guidate di materiali video con il contributo degli artisti, testimoni e di studiosi.

Tutte le info per i biglietti sul sito e sui canali social del Florian Metateatro

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