Il sindaco ha espresso la sua soddisfazione e ha così spiegato l’iter amministrativo che consentirà il trasferimento definitivo degli uffici dell’Archivio di Stato di Pescara all’interno dell’Aurum:
la giornata odierna segna nuovamente il raggiungimento di un obiettivo di governo e, al tempo stesso , la felice conclusione di un percorso amministrativo che abbiamo preso in mano subito dopo il nostro insediamento alla guida della città di Pescara e che nell’ultimo anno e mezzo è passato attraverso lo scambio di reciproci atti amministrativi ufficiali come si conviene a due pubbliche amministrazioni. Oggi infatti l’amministrazione comunale di Pescara ha firmato la convenzione definitiva con la Direzione generale degli Archivi di Stato per concedere l’utilizzo di alcuni locali del nostro glorioso e storico Aurum, locali che, una volta effettuati alcuni interventi di adeguamento e allestimento, andranno a ospitare archivi, documenti storici, quindi tutto il materiale e il personale che oggi opera negli spazi di un condominio in piazza della Marina.
Il nostro dialogo con la Direzione generale degli Archivi di Stato, nella persona del Direttore generale Giulio Luciano Scala, di Maria Teresa Iovacchini, direttrice dell’Archivio di Stato di Pescara e di Maria Teresa Spinozzi, Sovrintendente archivistica d’Abruzzo è iniziato a fine giugno 2009, appena pochi giorni dopo l’insediamento della nostra amministrazione, quando la Direzione ha avanzato una proposta formale per poter prendere in affitto alcuni locali all’interno dell’Aurum in cui poter trasferire gli uffici dell’Archivio di Stato di Pescara, oggi sistemati al primo piano di un fabbricato residenziale in piazza della Marina, una collocazione difficile per la destinazione complessiva dell’immobile e poi anche per la sua posizione logistica sul territorio, privo di aree di sosta, che spesso rende difficile per gli utenti raggiungere la struttura. In sostanza la Direzione generale ha proposto di poter utilizzare alcuni spazi dell’ex liquorificio, un’ipotesi che la nostra amministrazione comunale ha passato al vaglio verificando le condizioni tecniche del progetto di trasferimento e la sua compatibilità con la destinazione che la nostra amministrazione vuole dare all’Aurum, una destinazione sicuramente di tipo culturale per sottrarlo al rischio di divenire semplicemente un matrimonificio.
I mesi trascorsi ci hanno consentito di portare avanti il dialogo, accertando la fattibilità dell’iniziativa oggi giunta al termine. Come previsto nella convenzione che stipuleremo, l’Archivio di Stato occuperà la quasi interezza del pianterreno dell’Aurum, in adiacenza a piazza Michelucci, ossia l’atrio interno, ad eccezione di alcuni ambienti che resteranno al servizio del Comune. Ovviamente tale disponibilità consentirà all’Archivio di Stato di dismettere completamente i locali di piazza della Marina, trasferendosi in una sede sicuramente di grande impatto culturale. Oggi la firma della convenzione definitiva, nella quale il Comune si è impegnato a effettuare alcuni interventi di adeguamento dei locali da destinare all’Archivio che, di conseguenza, effettuerà il proprio trasferimento tra maggio e giugno 2011 con un contratto di sei anni rinnovabile.
Per l’utilizzo degli spazi l’Archivio di Stato verserà al Comune circa 190mila euro l’anno d’affitto che in parte contribuiranno a sostenere i costi dell’Aurum, pari a 32mila euro al mese, circa 300mila euro l’anno, un costo che sosteniamo volentieri, ma che va pure razionalizzato studiando strumenti per abbattere le uscite, perché l’Aurum deve diventare una risorsa per Pescara. Per tale ragione la fase 2 di rivitalizzazione della struttura prevede la creazione nello storico liquorificio di spazi di vivibilità, con bar, ristoranti, un luogo che dovrà vivere ventiquattro ore su ventiquattro, trecentosessantacinque giorni l’anno. Non nascondo dunque la mia soddisfazione per aver portato a termine una tale iniziativa storica: a partire da oggi la nostra amministrazione comunale apre un nuovo rapporto con il nostro Archivio di Stato con il quale siamo certi potremo promuovere iniziative in assoluta collaborazione, con l’obiettivo congiunto di dare nuova vitalità al nostro Aurum.
Ha concordato il Direttore Scala:
la trattativa per riuscire a concretizzare tale passaggio amministrativo è stata complessa , ma ha funzionato, si è stabilito un rapporto chiaro con l’amministrazione comunale e abbiamo goduto anche del supporto dell’Agenzia del Demanio. D’ora in avanti l’Archivio di Stato avrà uno spazio più adeguato in cui collocare i propri uffici rispetto all’attuale sistemazione, con un abbattimento dei costi di affitto, ossia 190mila euro l’anno a fronte dei 327mila euro l’anno sborsati per i locali di piazza della Marina. Avremo mille metri lineari in più per custodire la documentazione archivistica, spazi più ridotti ma sufficienti per gli uffici, senza contare il prestigio del poter sistemare l’Archivio di Stato di Pescara in un Museo. Il nostro obiettivo è quello di aprire l’Archivio alla città, ai giovani, alle scuole, e di inaugurare l’apertura dei nuovi uffici con una mostra sulla storia dell’Aurum raccontata attraverso immagini e documenti.
Ha confermato l’ingegner Maranca:
quella odierna è un’operazione virtuosa che ha visto protagoniste due pubbliche amministrazioni , un’operazione in linea con le nuove previsioni della finanziaria che chiede agli Enti pubblici di ridurre gli spazi e contenere la spesa pubblica. E in un anno la Direzione degli Archivi di Stato è riuscita a tagliare di 2milioni di euro i costi.
Ha ricordato il professor Guerri:
l’Aurum è un luogo magico, posto in un altro luogo magico, che deve diventare il Polo culturale pescarese, abruzzese, italiano e internazionale, attraverso la promozione di attività, mostre, convegni. Da poco siamo riusciti a cancellare ‘l’ex’ dal nome dell’edificio, riacquistando la denominazione originaria, ora l’Aurum sarà un nodo fondamentale dello sviluppo con il contributo dell’Archivio di Stato. Due le mostre che in estate andremo ad allestire: la prima sulla storia del vecchio liquorificio, la seconda sull’esposizione al pubblico delle carte preziose di cui dispone l’Aurum. Nel frattempo partiranno i lavori di adeguamento: sino a primavera verranno eseguite le opere più invasive, per chiudere poi con i dettagli che comunque non interferiranno con lo svolgimento delle normali attività.
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