Contemporaneamente gestì una fortunata azienda agricola nella cittadina Beverly Township. Sposò Antonietta “Annie” dalla quale ebbe 5 figli (tre femmine e due maschi). Uomo dalla forte personalità e grande organizzatore seppe divenire un riferimento per la comunità italo-canadese. Ebbe ruoli di rilievo in tutte le associazioni italo-canadesi “Order Sons of Italy” (“Ordine Figli d’Italia”) e in “Casa d’Italia”. Nel 1935 il “The Hamilton Herald News” lo mise nella classifica dei sette più influenti italiani della zona.
Nel 1940, l’Italia dichiarò guerra al Canada e questo portò ad identificare molti italiani, ritenuti vicini al Fascismo, come “ stranieri nemici”. Tra questi anche Ettore Alfredo Cuomo. Il 2° luglio del 1940 tre ufficiali della RCMP (Royal Canadian Mounted Police) perquisirono, per quasi sei ore, la sua abitazione senza trovare nulla di veramente compromettente. Solo alcuni giornali provenienti dall’Italia che naturalmente, vista l’epoca, inneggiavano al fascismo. Ma nonostante questo fu immediatamente rimosso dal posto dalla “Steel Company of Canada Ltd.” ed internato a “Camp Petawawa”.
La famiglia , diede fondo ai risparmi, perché un noto avvocato assumesse la sua difesa. Mentre i due figli, proprio in quel periodo, si arruolarono nell’Esercito canadese. Per Ettore Alfredo Cuomo solo il 26 maggio del 1942 si aprirono, perché tornasse libero, i cancelli del “Camp Petawawa”. Ne uscì fiaccato nel fisico e nell’animo. Naturalmente anche economicamente gli era stato tolto tutto. Successivamente venne riassunto dalla “Steel Company of Canada Ltd.” e qualche anno dopo aprì un suo negozio di ferramenta. Morì nel maggio del 1972. Il Governo Canadese ha riconosciuto, dopo tanti anni, che in molti furono ingiustamente ed immotivatamente internati nel “Petawawa Internment Camp”.
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”
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