Il libro, narra le vicende di 160 anni di storia delle strade ferrate abruzzesi, dalla metà dell’Ottocento ai giorni nostri
PESCARA – Dalla linea ferroviaria adriatica Ancona-Pescara-Foggia che correva lungo la costa, oggi è sorta una pista ciclabile protagonista della cronometro individuale del Giro d’Italia di quest’anno. Ma quali e quante erano i tracciati ferroviari e tramvie che hanno segnato i percorsi per raggiungere le località abruzzesi dalla metà dell’Ottocento?
Nel volume Storia delle ferrovie in Abruzzo appena pubblicato da Edizioni Menabò, l’autore, Adriano Cioci, in 280 pagine e 280 immagini in bianco e nero, ripercorre 160 anni di complicate vicende che hanno condotto alla formazione e allo sviluppo della rete ferroviaria della regione. L’autore, storico dei trasporti, aquilano di nascita e umbro di adozione, allarga l’orizzonte sino alle vicissitudini di una popolazione che, con dignità e tenacia, ha lottato per uscire da un atavico isolamento.
Il territorio abruzzese è orograficamente tra i più complessi e tormentati dell’intera area peninsulare. Le caratteristiche fisiche più evidenti sono rappresentate dall’Appennino che in questa terra si fa particolarmente imponente, grazie alla conformazione dei suoi massicci. Il Gran Sasso, in primo luogo, si estende a cavaliere tra i confini delle province dell’Aquila e di Teramo, elevandosi dove terminano i Monti della Laga; cime maestose, impervie, alcune delle quali per lungo tempo inespugnate. Più a sud si erge la Maiella, la “montagna madre” degli abruzzesi; a ovest, parallela al Gran Sasso, corre la catena del Velino-Sirente. A est il paesaggio del subappennino si fa più dolce, man mano che digrada verso il mare.
Davanti a questo scenario si trovarono, nella metà dell’Ottocento, politici e tecnici per dare all’Abruzzo i primi progetti ferroviari. Il treno rappresentava la svolta attesa, il simbolo del progresso e della crescita culturale, sociale ed economica, alla quale la popolazione, assetata di cambiamento, non voleva rinunciare. Così, pur con qualche ritardo, si andò a configurare la rete ferroviaria abruzzese, seppure con tracciati non sempre adeguati alle esigenze del territorio.
Questo libro, stampato in prima edizione nel 1997, per Adelmo Polla editore, esce oggi ampiamente arricchito e aggiornato. Ripercorre le vicende che hanno caratterizzato più di un secolo e mezzo di storia delle ferrovie d’Abruzzo: a iniziare dalla linea adriatica Ancona-Pescara-Foggia per continuare con Terni-L’Aquila-Sulmona, Teramo-Giulianova, Roma-Sulmona-Pescara, Sulmona-Isernia, Avezzano-Roccasecca, Sangritana, Aquila-Capitignano, Pescara-Penne, funicolare di Ortona, tranvia di Sulmona e ferrovia elettrica Chieti Città-Chieti Stazione.
Adriano Cioci, giornalista e scrittore, è nato a L’Aquila nel 1953. È autore di romanzi, biografie, monografie, saggi, guide storico-artistiche e testimonianze. È appassionato di deserti ai quali ha dedicato vari reportage. La sua passione per le ferrovie ha trovato concretezza in quattordici volumi sulle linee del Centro Italia, in particolare: Terontola-Foligno, Ellera-Tavernelle, Spoleto-Norcia, Terni-Rieti-L’Aquila-Sulmona, la tranvia Terni-Ferentillo, ferrovie in Umbria, Aquila-Capitignano, Teramo-Giulianova, la stazione di Bastia Umbra, la stazione di Assisi.
Il volume, sulle ferrovie d’Abruzzo, si è avvalso della collaborazione di associazioni amatoriali, siti museali e istituzioni nello specifico settore. La ragguardevole sezione delle immagini, ottimizzata da Tommaso Basti, ha visto la partecipazione di numerosi fotografi in ambito ferroviario.