CALASCIO (AQ) – Monsignor Nicola Marinacci nacque, il 4 dicembre del 1910, a Calascio (AQ). Erano anni duri e difficili e il padre di Nicola decise di emigrare per gli Stati Uniti. Lasciò la moglie e i figli, ne nacquero sette ma ne sopravvissero solo tre, per raggiungere una delle tante miniere della Pennsylvania. La madre, donna devotissima, cercò nel limite del possibile di dare il necessario ai propri figli e lavorò con sacrificio il proprio piccolo appezzamento di terreno. Poi la poverina morì. Nicola aveva solo undici anni e il parroco del paese ne favorì l’ingresso in un orfanotrofio.
Successivamente Nicola manifestò la volontà di entrare in Seminario e così’ fu. Ragazzo sveglio e con una forte e sincera vocazione scelse definitivamente la strada religiosa. Fu ordinato sacerdote nel 1938. Nel 1941 conseguì la laurea in Scienze Naturali. Subito dopo insegnò al “Collegio Nazareno” di Roma. Durante la Seconda Guerra Mondiale fece ritorno in Abruzzo e fu di grande aiuto alle popolazioni locali. Fiero e coraggioso seppe, in più di una occasione, fronteggiare i nazisti evitando gravi ripercussioni sulla popolazione. Finita la guerra tornò a Roma dove riprese ad insegnare.
Nel 1949 l’Arcivescovo di New York, Francis Joseph Spellman, lo volle accanto a se. Inizialmente servì nelle parrocchie di Staten Island e di Manhattan. Fu parroco nella “Church of the Holy Family” dove rimare sino al 1965. Successivamente fu parroco nella “Our Lady of Peace Church” ed è in questo periodo, 1966, che gli giunse la nomina a Monsignore. Nel 1970 il Cardinale Terence James Cook gli consegnò la responsabilità della storica “St. Patrick’s Old Cathedral” nella vecchia “Little Italy”. Questo con l’impegno di ridarle splendore. Monsignor Marinacci con instancabile passione e grazie alla incredibile generosità degli abitanti della “Little Italy” riuscì pienamente nell’intento.
La Chiesa fu scelta per girarvi alcune scende del film “Il Padrino”. Lavorò sempre a stretto contatto con la scuola e si dedicò all’istruzione e al sostegno dei figli delle famiglie più povere. Nel 1978 fu pubblicamente lodato dal Cardinale Cooke “per il suo impegno nella scuola parrocchiale e per il suo lavoro con i diversi gruppi etnici della parrocchia”. Nel 1985 arrivò per Monsignor Nicola Marinacci il momento di lasciare. Continuò a risiedere nella stessa comunità, come “Pastore Emerito”, dove era profondamente stimato ed amato. Solo negli ultimissimi anni, pur lucidissimo, accettò di entrare nella casa di cura “Mary Manning Walsh”, tenuta dalle suore carmelitane, dove celebrò regolarmente la messa del mattino nella cappella. Poi quando poté tornò nella sua vecchia ed amata “St. Patrick’s Old Cathedral” e, amante della cucina italiana, in un qualche ristorante della “Little Italy”.
In occasione dei suoi 100 anni la Chiesa gli dedicò un grande evento e lui disse “Mi sento felice che Dio mi abbia dato la salute per avere questa celebrazione di oggi”. Hector Rodriguez disse: “E’ stata una “guida forte” che ha saputo raggiungere tutti i membri dei vari gruppi etnici della sua parrocchia. Anche quando i tempi erano duri nel quartiere di Lower Manhattan Monsignor Marinacci non si è mai allontanato dal suo popolo. Ha detto la verità in strada”. Fino all’ultimo a chi gli chiedeva della sua esperienza nella “St. Patrick’s Old Cathedral” lui rispondeva: “Quella parrocchia è sempre con me”. Il Reverendo Monsignor Nicola Marinacci morì il 13 settembre del 2014 alla veneranda età di 103 anni. Le sepolture è avventa all’interno della “St. Patrick’s Old Cathedral” nelle catacombe, esistenti già dalla fine del 1700, dove il ragazzo partito da Calascio e divenuto poi Monsignore riposerà per sempre.
A cura di Geremia Mancini – Presidente onorario “Ambasciatori della fame”
L'Opinionista © 2008 - 2024 - Abruzzonews supplemento a L'Opinionista Giornale Online
reg. tribunale Pescara n.08/2008 - iscrizione al ROC n°17982 - P.iva 01873660680
Informazione Abruzzo: chi siamo, contatta la Redazione, pubblicità, archivio notizie, privacy e policy cookie
SOCIAL: Facebook - Twitter