Ieri la presentazione con il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli e Camillo Chiarieri
PESCARA – Prenderà il via sabato 21 novembre il ciclo di incontri “Storie della Storia d’Abruzzo” patrocinato dalla Presidenza del Consiglio comunale. Ieri la presentazione con il presidente del Consiglio Comunale Antonio Blasioli e Camillo Chiarieri, guida turistica, motore e relatore degli appuntamenti.
“E’ il secondo anno consecutivo di Storie della Storia d’Abruzzo all’Aurum – dice il presidente Antonio Blasioli – La prima edizione ha avuto un grande successo di pubblico e di appassionati che si sono ritrovati agli incontri per conoscere meglio la storia di Pescara. Ci sono vari aspetti che raccontano dell’Abruzzo, è un momento di approfondimento della nostra storia, noi che spesso passiamo per non essere una città e un territorio dalla storia antica, ma che abbiamo invece radici e un passato che sono tutti da scoprire. Un esercizio, la scoperta utilissimo per condividere scelte e una visione su quale sarà il futuro della nostra città e della nostra regione”.
“La gente ci ha chiesto di riorganizzare il ciclo di conferenze – aggiunge Camillo Chiarieri – ogni volta che ci siamo incontrati, l’anno scorso, c’erano in media 500 persone, sintomo che attenzione alla storia c’è, eccome. L’idea è quella di raccontare dal lungo fluire della storia che narrano I libri e dei grandi eventi internazionali, l’immagine di come l’Abruzzo ne sia stato parte. Abbiamo preso delle nostre piccole storie che hanno contribuito a tracciare il lungo cammino della civiltà abruzzese e le abbiamo trasformate in conferenze. Quest’anno sono 5 gli incontri con 3 diverse tipologie di argomenti. Due parleranno di arte, cominciamo con i Cascella, famiglia di artisti poliedrici che dall’amore per il bello sono riusciti a fare dell’arte anche uno strumento di sostentamento della famiglia. A dicembre e febbraio parleremo di storia continuando il cammino tracciato per arrivare dai Longobardi, dove eravamo rimasti, agli angioini e agli aragonesi. Non trascureremo il folklore narrando di figure mitiche ed esoteriche che popolano la nostra tradizione. La conclusione sarà dedicata ai benedettini e a come hanno arricchito la nostra cultura e il nostro paesaggio. Aspettiamo davvero tante adesioni e siamo sicuri che arriveranno anche persone che l’anno scorso non sono state dei nostri. Abbiamo intercettato cinque argomenti che a quanti parteciperanno trasmetteranno di certo l’orgoglio di essere abruzzesi”.