PESCARA Musi lunghi negli spogliatoi del Pescara, al termine della gara contro la Lazio. Gli umori dei protagonisti sono pessimi. Giovanni Stroppa, ex laziale, aveva sognato e sperato in una gara diversa. Il tecnico biancazzurro maschera a fatica la delusione.
Stroppa ha però riconosciuto la superiorità dei capitolini, e anche la giornata negativa dei suoi ragazzi: “Fino al secondo gol eravamo ancora in partita. Poi la terza rete ha chiuso la gara. Non ho visto la reazione delle altre volte.
C’era gran de attesa per questa gara, ma i tifosi in settimana e oggi fino al 95′ hanno sempre fatto il tifo e non si sono mai arresi.
Purtroppo oggi è mancata quella determinazione che abbiamo avuto in altre occasioni. Avevamo preparato la partita in un certo modo. É chiaro che il gol all’inizio ha complicato i nostri piani. Durante la settimana avevo visto bene la squadra e avevo deciso di fare determinate scelte. Al 91′ è facile dire che forse si poteva fare qualcosa di diverso. Io rifarei le stesse scelte. Ora non dobbiamo demoralizzarci. Abbiamo due settimane per preparare la gara di Udine, e dobbiamo ripartire da quello che di buono abbiamo fatto con Palermo e Cagliari”.
Stroppa ha anche riconosciuto i meriti di una Lazio straripante:
“Abbiamo incontrato una squadra che ha fatto vedere di avere grandi numeri. Non si è secondi o terzi in classifica per caso. Noi non siamo stati gli stessi delle ultime gare, ma abbiamo trovato una squadra che ha dimostrato tutto il suo valore”.
La difesa biancazzurra (con quella del Chievo Verona) è la più perforata della massima serie con 14 reti al passivo. Quella con la Lazio non è stata una giornata da incorniciare. Anzi. É vero che di fronte c’erano fior di giocatori come Klose, Hernanes, Gonzalez e Candreva, ma sicuramente c’era da attendersi qualcosa di più. Al rientro dal primo minuto dopo oltre un mese c’era Marco Capuano. Il difensore pescarese (convocato assieme a Perin e Romagnoli dal commissario tecnico della under 21 Denis Mangia per la gara di venerdì prossimo all’Adriatico contro la Svezia), non ha accampato scuse: “La Lazio si è dimostrata superiore. Noi – ha detto Capuano – non siamo stati bravi ad essere compatti e corti come nelle precedenti occasioni, e siamo così stati puniti in contropiede”. Sui fischi dei tifosi, il difensore biancazzurro ha detto: “I fischi li capisco. I tifosi aspettavano con ansia questa partita e pensavano ad un esito diverso. Noi abbiamo fatto il massimo, ma non c’è stato nulla da fare”.
L’amministratore delegato del Pescara Danilo Iannascoli non si è sottratto a taccuini e microfoni: <Bisogna parlare anche quando si perde e siamo qui a commentare una sconfitta che poteva anche starci. la Lazio è stata superiore a noi. Il primo gol ci ha tagliato subito le gambe. Hanno dimostrato di esserci superiori. La Lazio ha messo in mostra un grande centrocampo. I nostri avversari si sono dimostrati più esperti. Noi siamo giovani e abbiamo mancato in sicurezza nelle fasi calde della gara. Nel secondo tempo ci abbiamo provato, ma la porta sembrava stregata. Abbiamo avuto qualche occasione, anche con tiri dalla distanza, ma purtroppo la palla non è entrata. Volevamo regalare questa gioia ai tifosi. Dispiace non aver fatto punti però anche per la classifica.
Sappiamo di dover lottare e soffrire fino all’ultima giornata. La salvezza sarebbe un mezzo miracolo. Ora non ci dobbiamo abbattere. Dobbiamo recuperare le forze e iniziare a pensare alla gara di Udine. Abbiamo due settimane di tempo per ricaricare le pile Sui tifosi e la delusione del 91′, l’ad biancazzurro ha aggiunto: “I tifosi aspettavano da vent’anni questa gara e dunque erano molto carichi. Sono stati però eccezionali con un tifo incredibile per tutta la durata della gara”.