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Su Pescara Parcheggi continuano i botta e risposta tra Fiorilli e Pd

da Direttore

PESCARA – L’assessore alla Mobilità Berardino Fiorilli, commentando la  conferenza stampa di ieri  del Pd ha detto che ancora una volta il Pd sforna dati e numeri imprecisi, volutamente confusi e tenta  di sollevare polveroni inesistenti sulla base di calcoli ragioneristici che vanno invece lasciati ai ragionieri. L’amministrazione comunale non ha aumentato i ticket dei parcheggi, ha solo ottimizzato la sosta. Lo dimostrano gli incassi, perfettamente in linea con gli anni passati, quando la gestione dei posti auto a pagamento era affidata attraverso gare d’appalto.

In altre parole, a fronte di un’estensione della sosta a pagamento, si è avuto un aumento degli abbonamenti, mantenendo intatta la media degli introiti per Pescara Parcheggi, che verserà al Comune esattamente quanto è stato versato negli ultimi sei anni di governo di centro-sinistra.
Ha ribadito Fiorilli:

il  Pd, a corto di idee, tenta ora di arrampicarsi sugli specchi, sperando di tirare fuori qualche scoop fumoso, che si scioglie puntualmente come neve al sole . E ancora una volta il Pd si addentra maldestramente in conti ragioneristici: senza evidentemente aver letto di nuovo le carte continua a paventare un presunto ritardato pagamento dei canoni da parte di Pescara Parcheggi, ritardo in realtà inesistente e che già una volta ha procurato una figuraccia al Partito democratico. Come stabilito nel contratto che regola i rapporti tra Comune e Pescara Parcheggi, per il solo primo anno di attività, partito il primo marzo, abbiamo concesso che i primi pagamenti avvenissero alla scadenza del primo quadrimestre, anziché trimestre, dunque i conti di marzo, aprile, maggio e giugno dovevano essere saldati entro luglio, e così è stato.

Non basta, è stata infatti istituita una Commissione di controllo con un ruolo ben preciso: ogni trimestre, alla scadenza del giorno 30, la Commissione si riunisce, si fa il punto circa lo stato della società e quindi si procede con il versamento. Il 30 giugno è scaduto il quadrimestre, il 9 luglio si è riunita la Commissione e il 14 luglio, come dimostrano i documenti e non le chiacchiere infondate, alle 19.01 c’è stato il pagamento in home banking al Comune di Pescara per 640mila 666,68 euro, con il versamento sino all’ultimo centesimo della quota dovuta per quattro mesi.

E il Pd, nonostante la precedente brutta figura, ha deciso di continuare con i suoi azzardati calcoli ragioneristici, paventando un presunto aumento degli introiti per Pescara Parcheggi in seguito all’ottimizzazione delle tariffe: ancora una volta qualche giorno d’attesa, per poter meglio verificare le carte, avrebbe evitato al Pd una gaffe e avrebbe consentito al partito di accertare che le entrate derivanti dalla sosta sono corrispondenti agli anni precedenti e alle previsioni di bilancio, dunque non comprendiamo su quale base dovremmo aumentare la percentuale dovuta al Comune da parte di Pescara Parcheggi. L’eccessiva fretta ha di nuovo tradito il Pd.

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