L’AQUILA – Nei giorni scorsi sia il sindaco Cialente che il consigliere regionale Pietrucci hanno argomentato ampiamente a favore del ponte tra Porta Napoli e l’ingresso della galleria sulla Variante sud che sottopassa Monteluco verso l’area industriale di Pile, ritenendola opera strategica per la città. Se da un lato il sindaco si è concentrato sull’analisi del traffico d’attraversamento della città, sui percorsi ciclabili, sulla funzione rilevante che il ponte potrà avere anche sull’ottimale fruizione del parcheggio di Collemaggio, il presidente della Commissione regionale Territorio, Pierpaolo Pietrucci, ha esposto il quadro d’insieme sugli impegni in atto, con la collaborazione dei sindaci del territorio, per potenziare la viabilità verso Pescara e verso Amatrice, migliorandone i tempi di percorrenza. Ha fatto altresì cenno all’arretramento del casello autostradale dell’Aquila ovest, collegandolo alla Variante sud, e alla realizzazione d’una bretella ferroviaria tra le stazioni di Pratola Superiore e Pratola Peligna che consentirebbe di collegare L’Aquila a Pescara in un’ora e 20 minuti, contro le oltre due ore attuali. Intervento, quest’ultimo, davvero significativo, che renderebbe il treno competitivo all’auto tra le due città, “avvicinandole”. E magari vien da pensare quanto sarebbero stati utili, se ci fosse stata maggiore attenzione delle istituzioni, i 100 milioni destinati alla ferrovia Sulmona-L’Aquila dal decreto terremoto, sviati due anni dopo verso altri territori!
Tornando al tema del ponte tra Porta Napoli e la Mausonia, sulla scorta delle argomentazioni svolte dal sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, e dal consigliere regionale Pietrucci, ho rivolto a mons. Orlando Antonini, autorevole studioso di architettura urbana che già era intervenuto sull’argomento con una precedente intervista, alcune domande di approfondimento. Come sempre cortese e disponibile, il presule interviene nuovamente, anche richiamando una proposta alternativa che eviterebbe un’opera giudicata di forte impatto per il paesaggio e per il contesto architettonico della città.
Monsignor Antonini, sempre sul ponte tra Porta Napoli e la Mausonia nei giorni scorsi il consigliere regionale Pietrucci e il sindaco Cialente hanno risposto alle obiezioni sollevate in merito da Archeoclub, Legambiente e da lei medesimo, condivise su Facebook da innumerevoli cittadini. Si tratta di argomentazioni ampie e puntuali…
“In effetti occorre riconoscere ed apprezzare la sollecitudine dei nostri eletti nell’illustrare nei particolari le ragioni della soluzione proposta. Credo anzi che il Presidente D’Alfonso, il quale per primo ne ha parlato il 24 novembre, l’abbia fatto di proposito per suscitare un dibattito pubblico sul tema. Appare utile e necessario che si ascoltino e si tenga conto delle osservazioni che vengono da associazioni e cittadini nelle ipotesi di interventi infrastrutturali e nelle scelte progettuali toccanti il delicato tessuto della città, e che vi sia coinvolgimento, condivisione, soprattutto rigore, nel migliorare o almeno nel cercare di non danneggiare, la pregevolissima facies urbis dell’Aquila. Felicemente, pertanto, quanto sopra dovrebbe significare che la decisione sul progetto non è stata ancora presa.”
Mi pare di capire che lei accoglie con favore i chiarimenti forniti e tuttavia non ritiene ancora chiuso il dibattito.
“Esattamente. Gran bella notizia è quella dell’impegno sugli interventi di potenziamento della viabilità sia su strada che su ferrovia. E gran bella notizia è soprattutto quella di spostare l’uscita autostradale L’Aquila Ovest a Pile, intervento che eviterebbe l’attraversamento della città da parte del traffico proveniente dalla Capitale: proprio come ho auspicato quando nella precedente intervista ho detto che solo una viabilità territoriale che aggiri ai suoi piedi il colle cittadino evitando l’ingresso entro le Mura di auto e mezzi pesanti migliorerebbe, diminuendolo, il traffico in città. Con tale felicissima variante, però, un ponte tra Porta Napoli e la Mausonia diviene ancor meno necessario, in quanto per il traffico in senso contrario che resta – dal parcheggio di Collemaggio all’imbocco della galleria della Mausonia – esisterebbe una soluzione migliore, un’alternativa già ventilata da alcuni in passato.
E quale sarebbe?
“Quella di scendere direttamente dal parcheggio di Collemaggio al bivio Martini attraverso un tunnel sotto il Viale di Collemaggio e, dopo il ponte di Rasarolo magari allargato, invece di risalire a sinistra verso Pianola si potrebbe realizzare una bretella di salita a destra, fino all’imbocco della galleria Est della Mausonia. Ci sarà sì da attraversare la ferrovia, ma suppongo che i tecnici sappiano trovare un’adeguata soluzione a questo problema. In tal modo, però l’opera, avrebbe molto meno impatto per il paesaggio e salvaguarderebbe il pregio urbanistico della città antica.
(A cura di Goffredo Palmerini)
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