La lettura scenica di un libro che racconta l’Abruzzo ferito dal terremoto. Così la Provincia ha deciso di ricordare il dramma del 6 aprile del 2009.
“Sulle rovine di noi”, il libro scelto, è di due autori abruzzesi: lo scrittore Giovanni D’Alessandro e il fotografo Stefano Schirato. Una narrazione, scritta e fotografica che sarà rappresentata il 1 aprile, a partire dalle ore 18, alla Sala Polifunzionale della Provincia, in via comi a Teramo.
In collaborazione con Spazio Tre e grazie alla partecipazione dell’attore Mauro Di Girolamo sarà “interpretato” uno dei tre racconti del libro, quello dedicato ai giovani che hanno perso la vita nel crollo della Casa dello Studente.
La lettura scenica sarà introdotta da una “slide show” con le foto di Schirato e da un filmato; a condurre la serata il giornalista Franco Farias.
Questo il commento di Valter Catarra:
Non è facile trovare il timbro giusto per commemorare un momento simile noi abbiamo scelto di farlo rivivere attraverso le parole e le immagini di due autori abruzzesi che, svincolandosi dalla nuda cronaca, utilizzano il filo della narrazione per raccontare il dolore, per non dimenticare. Una serata, quella che abbiamo organizzato, che rappresenta un momento di raccoglimento e di riflessione; un gesto di amore verso gli abruzzesi e l’Abruzzo.
“Testi e foto proiettano fuori da queste pagine un Abruzzo elevato a simbolo della condizione umana – si legge nella copertina – i volti e i ritratti si fanno icone, svincolandosi da ogni oggettività, perdendo nome e tratti distintivi. Non è più la cronaca che conta, non sono le singole storie reali, quello che importa è la loro lezione severa, la pietas e la consapevolezza che ispirano”.
Sulle rovine di noi, parole e immagini dedicate all’Aquila è edito dalla San Paolo e si apre con una prefazione dell’arcivescovo dell’Aquila, Giuseppe Molinari.
NOTE SUGLI AUTORI – Giovanni D’Alessandro vive e lavora a Pescara. Esordisce nel 1996 con il romanzo “Se un Dio pietoso”, caso letterario, finalista ai premi Viareggio e Palazzo al Bosco, tradoto in diverse lingue. Nel 2004 pubblica “I fuochi del kelt” con cui vince il Premio Scanno e nel 2006 “La puttana del tedesco” Premio Fenice Europa. Nel 2008 il suo primo libro di racconti “Il guardiano dei giardini del cielo”.
Stefano Schirato, anche lui pescarese, lavora come fotoreporter concentrandosi in particolar modo sulle tematiche sociali. Nel 1999 il suo primo libro sul dramma delle mine anti-uomo in Cambogia “Gli occhi della Cambogia”; nel 2003 arriva “Né in mare né in terra” progetto fotografico sulla vita dei marittimi delle navi sequestrate; nel 2008 un libro sulla schizofrenia “Fuori di me” che gli vale il Premio Internazionale Carletti per il fotogiornalismo. Suoi lavori appaiono su Washington Post; le Figaro; Vanity Fair.
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