Martedì 25 ottobre iniziativa sulla storia della Costituzione a sostegno del NO al Referendum Costituzionale. Interverranno la professoressa Carla La Civita e il Patriota della Brigata Majella Gilberto Malvestuto
SULMONA (AQ) – Martedì 25 ottobre alle ore 17.00 presso la Sala Consiliare della Comunità Montana a Sulmona si terrà l’incontro pubblico “La nostra Costituzione. La nostra Storia”. (Evento Ufficiale su Facebook)
L’iniziativa, organizzata dal Comitato per il NO VallePeligna in collaborazione con Studenti per il NO e Abruzzo Decide, rientra nel programma di eventi e azioni a sostegno del NO al Referendum Costituzionale del prossimo 4 dicembre.
In particolare l’incontro del 25 ottobre, pur non entrando nel merito tecnico della riforma costituzionale promossa dal Governo Renzi, intende ripercorrere la storia della nostra Carta Costituzionale provando a tracciare analogie e differenze tra la scrittura della Costituzione e la riforma oggi in atto. Dall’incontro emergerà come la Costituzione sia una Carta che può è deve essere modificata tenendo presente però quelle che erano le spinte originarie alla stesura di un documento che garantisse la Democrazia e la partecipazione popolare, cosa che non avviene con la riforma costituzionale di cui stiamo discutendo oggi.
All’incontro interverranno Carla La Civita – docente di Storia presso gli Istituti Superiori della città che ricostruirà il quadro storico dentro il quale si inserisce la scrittura e la promulgazione della Carta Costituzionale – e Gilberto Malvestuto, Patriota della Brigata Majella, da sempre impegnato nella difesa della Costituzione e nella trasmissione dei suoi principi alle giovani generazioni.
Ricordiamo, inoltre, che prosegue il presidio democratico in strada di volontari e persone comuni impegnate nella difesa della Costituzione. Fino alla fine di ottobre – ogni sabato ed ogni domenica dalle 10.30 alle 13.30 e dalle 17.30 alle 20.00 in Piazza Del Carmine a Sulmona – continuerà il banchetto informativo per spiegare le ragioni del nostro NO e prosegue la raccolta di nuove adesioni in vista dell’ultimo mese di campagna referendaria che ci aspettiamo sarà molto impegnativo, ma non per questo saremo meno motivati.