Venerdì prossimo presso il Teatro Pacifico
SULMONA (AQ) – L’Amministrazione Comunale di Sulmona, in collaborazione con ACS e Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali, Associazione culturale Classe Mista Teatro nell’ambito della programmazione di prosa della Città presenta lo spettacolo:“Il racconto del L’ULTIMO VIAGGIO DEL CAPITANO”.
Venerdì 3 Febbraio alle ore 11.00 e alle ore 21.00,al Teatro Pacifico andrà in scena la produzione TSA Teatro Stabile D’Abruzzo
con
Alessia Tabacco, Francesco Sportelli, Roberto Mascioletti, Martina Di Genova, Eleonora Cipolloni, Natascia Pietrangeli, Santo Cicco, Laura Tiberi, i ragazzi “migranti”
(ospiti della Cooperativa Nuovi Orizzonti Sociali e della Città di Sulmona)
e, per la prima volta sul palcoscenico, il piccolo Andrea.
Canzoni e musiche di Francesco Sportelli
Ideazioni e Regia Mario Fracassi
Lo spettacolo, costruito come un intreccio di storie e racconti, vuole essere l’occasione per riflettere insieme, teatranti, insegnanti e ragazzi, del destino di un’umanità sofferente e senza futuro che cerca speranza oltre frontiera affrontando un viaggio complesso e rischioso.
Il tema del viaggio (sulla carretta del mare che metaforicamente per noi è il teatro stesso), è il filo rosso che cuce e tiene insieme racconti antichi e moderni di tutte le migrazioni, è l’occasione per una riflessione poetica sugli enormi movimenti di popoli che attraversano i nostri anni, sulle ragioni del partire, di attraversare deserti e mari, sul senso di sradicamento e di smarrimento che lo spostarsi porta sempre con sé a qualsiasi latitudine.
La costruzione dell’intreccio di racconti e storie, centro e motore dello spettacolo, sarà l’impegno che avremo insieme ai ragazzi ai quali chiederemo di recitare brani biblici, racconti letterari, fatti di cronaca e immagini disperatamente attuali scritti e rielaborati da loro.
E’ una umanità nutrita dalla speranza di un futuro migliore, quella che il Capitano, uomo di mare senza tempo e senza età, trasporta oggi verso il sogno italiano ed europeo. Dunque, è una umanità, quella dei profughi, interpretata, questa volta, da un gruppo di attori, ma che sarà successivamente sostituita dai ragazzi delle scuole con cui lavoreremo, E i ragazzi nel ruolo di clandestini, nuovi migranti, riempiranno lo spettacolo di nuove storie scritte da loro, di sogni, di leggende, di riti propiziatori, di atti di coraggio, per solcare un mare dalla forza terribile, sospinti dal miraggio di un mondo nuovo, dove possa trovare spazio la realizzazione del sogno.
Lo spettacolo è un laboratorio
Lo spettacolo, prodotto in collaborazione con il CVM, è costruito come una sorta di laboratorio aperto, un cantiere in fermento, dove attori e storie cambieranno di volta in volta e a raccontarle si alterneranno, nella stiva, attori professionisti, studenti, insegnanti, profughi… gente comune che, insieme a noi si impegnerà a trasformare la stiva della nave in uno squarcio di mondo di oggi.