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Sulmona, la Senatrice Di Girolamo interroga i Ministri su Marelli

da Marina Denegri

gabriella di girolamo

“Ho chiesto se intendono avviare un’interlocuzione con la società per rendere noti i suoi piani per il futuro”

SULMONA – La Senatrice Gabriella Di Girolamo, Capogruppo M5S Commissione VIII Lavori Pubblici, Trasporti e Comunicazioni ha ufficializzato di aver depositato ieri in aula al Senato l’interrogazione che aveva annunciato pochi giorni prima sulla situazione della Marelli a Sulmona.

Ai Ministri dello sviluppo economico e del lavoro e delle politiche sociali -si legge nella nota- ho chiesto se intendono avviare un’interlocuzione con la società per rendere noti i suoi piani per il futuro, fugando le voci di dismissione dello stabilimento peligno che registra da tempo una preoccupante mancanza di investimenti. Ritengo che un intervento da parte dei massimi livelli istituzionali competenti per le crisi aziendali sia urgente e inderogabile anche per rispondere al comprensibilissimo stato di agitazione annunciato dai lavoratori attraverso le organizzazioni sindacali, in risposta ad una situazione di profonda incertezza per centinaia di famiglie”.

“Contestualmente, -prosegue la nota- ho chiesto quali azioni intendono assumere i Ministri interrogati per affrontare il problema che ha generato, tra le tante in Italia, anche della crisi della Marelli Sulmona: l’annosa questione della delocalizzazione delle linee produttive, da parte di aziende italiane, in Stati europei che offrono condizioni più favorevoli per l’insediamento di nuovi soggetti industriali. In questo senso è particolarmente importante sapere, in modo chiaro e attraverso i canali ufficiali dei Ministeri competenti, se il gruppo Stellantis abbia dato garanzie per commesse a lungo termine che continuino a coinvolgere i fornitori e subfornitori in Italia, mantenendo gli attuali volumi di componenti e di occupazione, a partire dal sito della Marelli a Sulmona.

Nello scorso mese di luglio ci ha indignato la notizia del licenziamento via email dei 422 lavoratori della GKN Driveline di Campi Bisenzio, a Firenze. Anche in quel caso, come nel caso della Marelli di Sulmona, si trattava di un’azienda del settore automotive che dipendeva quasi completamente dalle commesse della filiera FCA”.

“Mi auguro che i Ministri cui ho rivolto domande che riguardano l’intero territorio peligno -si conclude la nota- e abruzzese vogliano rispondere con urgenza. Non possiamo lasciare i lavoratori, le loro famiglie e l’intero territorio in uno stato di pericolosa precarietà. Occorre tutelare la poca occupazione rimasta nel comparto industriale, anche promuovendo un’ammodernamento dell’intero settore della mobilità per affrontare le sfide globali di un futuro sempre più complesso. Oggi, anche grazie al M5S, abbiamo risorse e strumenti per cambiare passo”.

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