Il progetto di vela terapia per malati ematologici è promosso dall’Ail. La testimonianza di un paziente a bordo: “Mi sono sentito libero e felice”
PESCARA – Tappa al Marina di Pescara per la barca di “Sognando Itaca”, il progetto di vela terapia mirato alla riabilitazione psicologica e al miglioramento della qualità di vita dei pazienti ematologici, promosso dall’Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e il mieloma. L’imbarcazione, partita il 4 giugno da Trieste e diretta a Taranto, è giunta ieri sera nel porto pescarese proveniente da Ancona. Questa mattina, il senso del progetto è stato ribadito in un incontro, che si è tenuto nella sede dell’Assonautica, alla presenza del presidente dell’Ail Pescara-Teramo Domenico Cappuccilli, di volontari della onlus, dell’equipaggio composto da medici, infermieri, psicologi e di pazienti.
“E’ stata un’esperienza meravigliosa e descrivere le emozioni che ho provato è veramente difficile – ha raccontato Michele Caruso, un giovane paziente di Termoli, in cura da tre anni nel Dipartimento di Ematologia dell’ospedale Santo Spirito – Sono salito a bordo ieri ad Ancona, insieme al presidente Cappuccilli e abbiamo navigato per 13 ore per raggiungere Pescara. In mare, mi sono sentito libero e felice e ho staccato la spina dalla routine, da giornate scandite dalla chemioterapia e dai controlli. L’equipaggio mi ha fatto anche i complimenti perché sono stato al timone per quasi due ore e non mi sono stancato“.
“L’idea è quella di creare a bordo una particolare complicità che fa bene a tutti– ha spiegato Luciano Galloni, responsabile del progetto – Il paziente si mette al timone e dà ordini al medico, all’infermiere, allo psicologo, condivide con loro emozioni, gioia e stanchezza e anche la scoperta di nuove risorse che migliorano la qualità della vita”.
Nel suo intervento, il presidente Cappuccilli ha ribadito il valore dell’iniziativa e ha ricordato l’importanza di strutture come Casa Ail di via Rigopiano.
“Dal 2009, anno in cui è stata inaugurata, abbiamo ospitato gratuitamente 1.264 persone, tra pazienti in cura nel dipartimento di Ematologia e familiari che li accompagnano – ha ricordato – La casa di accoglienza è un punto di riferimento per i malati, che provengono da fuori regione o da altre province, e per i medici. Riusciamo a gestirla grazie alla generosità delle persone che ci sostengono nelle campagne di solidarietà e attraverso donazioni spontanee”.
“L’esistenza di Casa Ail ci ha consentito di ridurre drasticamente i giorni di ricovero perché i pazienti possono proseguire le cure a Pescara trovando accoglienza nella struttura – ha aggiunto Prassede Salutari, ematologa all’ospedale Santo Spirito – Anche le famiglie contengono le spese visto che l’ospitalità è gratuita”.
L’incontro è stato anche l’occasione per fare il punto sulla ricerca scientifica per la cura delle malattie ematologiche. L’Ail Pescara-Teramo, infatti, ha finanziato una borsa di studio per una ricerca sull’Interleuchina 7, condotta dal Dipartimento di Medicina e Scienze dell’invecchiamento dell’università “G. d’Annunzio.”
“Si tratta di una proteina che è coinvolta, in parte, nei meccanismi che rendono i tumori resistenti alla chemio e alla radioterapia – ha spiegato la ricercatrice, Alessia La Molinara – Il nostro studio mira ad individuare i farmaci che bloccano questo meccanismo e che quindi potrebbero consentire una maggiore efficacia delle cure”.
Una volta terminato l’incontro, alcuni pazienti sono saliti sulla barca per una breve esperienza di vita in mare a vele spiegate. Nel pomeriggio, l’equipaggio si è recato in visita a Casa Ail prima di ripartire. Il viaggio si concluderà a Taranto, il 21 giugno Giornata nazionale per la lotta contro le leucemie, i linfomi e il mieloma .