TARANTO – La Puglia porta ancora bene al Giulianova. Infatti dopo il pareggio, ottenuto con molti rimpianti contro il Foggia lo scorso 30 agosto, ne arriva un altro, del tutto inaspettato, su un campo proibitivo come quello dello Jacovone. Le premesse per una preventivabile sconfitta c’erano tutte: dalla tradizione sfavorevole (4 sconfitte dal 2002 ad oggi), al blasone, alla differenza di rose, fino ad arrivare alle prestazioni ed ai risultati della settimana scorsa.
Decisamente autoritaria e positiva quella del Taranto ad Avezzano, sofferta e sottotono quella abruzzese nel derby contro il Lanciano. Ma il bello del calcio sta proprio in questo, non sempre la squadra più accreditata vince. Ed è quello che è avvenuto nella giornata odierna. Mister Brucato conferma l’11 vittorioso al “Dei Marsi” con i lungodegenti Correa e Lolli ancora fuori. Dall’altra parte Mister Bitetto è costretto a rinunciare a Carratta e recupera all’ultimo Del Grande.
Le emozioni si concentrano all’inizio ed alla fine di primo tempo: al 5′ Falconieri rileva l’infortunato Innocenti, la prima conclusione arriva dall’ex Felci (9′) che impegna severamente Dazzi con un destro ravvicinato; poi il neo-entrato Falconieri serve Corona, il cui rasoterra (34′) è ben parato. Al 41′ ed al 43′ Garaffoni (conclusione di poco a lato) e Sosi (direttamente da corner) fanno capire che il Giulianova non è venuto solo a difendersi.
Al 45′ l’occasione più clamorosa per il Taranto: Scarpa da punizione costringe Dazzi ad un intervento impreciso, palla che termina sui piedi di Corona, a cui viene impedito di calciare grazie ad un grande recupero di Sosi. Nella ripresa il Taranto prova a scardinare la difesa giuliese, ma con scarsi risultati: un tiro di Mezavilla (70′) fuori di poco ed un mancato aggancio di Corona da posizione invitante (76′) sono le principali occasioni create nella seconda frazione dagli ionici, mentre Melchiorri manca l’appuntamento con il gol a porta spalancata, non arrivando in tempo per concludere.
Il forcing finale del Taranto risulta vano e così i pugliesi subiscono una battuta d’arresto inaspettata, mancando un’occasione ghiotta per migliorare la propria posizione di classifica (visti anche il pari tra Pescara e Portogruaro e la sconfitta casalinga della Ternana). Per il Giulianova un punto che dà morale e convinzione, classifica sempre molto corta, ma con qualche certezza in più: la squadra può giocarsela con tutti fino alla fine, nonostante l’età media molto bassa e le esigue risorse economiche.
Alex Di Paolo