PESCARA – Qualche giorno fa presso l’Ospedale Civile “Santo Spirito” di Pescara, nei pressi dell’ingresso degenti, difronte agli ascensori, è stata posta una targa in ricordo di un bambino speciale Mattia Micarone di 4 anni, che con il suo sorriso e la sua voglia di vivere ha lasciato un ricordo indelebile nei cuori , in primis nei suoi genitori (Roberta e Simone) e del suo fratellino Carlo di 8 anni, ma anche in tutti quelli che lo hanno conosciuto e che gli sono stati vicino per qualsiasi motivo.
La targa è stata donata dall’Associazione Cromosoma della Felicità nella persona del suo presidente Alessia Stipani che con questa targa ha voluto onorare Mattia e il suo messaggio di vita.
Tra gli altri vi erano: Rossano Di Luzio direttore sanitario Asl; Susanna Di Valerio direttore reparto neonatologia; Federico De Nicola direzione amministrativa; Silvia Di Michele dello sportello Malattie Rare; Nicoletta Di Nisio assessore alle politiche per la disabilità del comune di Pescara.
Una folla composta ha assistito alla scoperta della targa che è stata seguita da un lungo commosso applauso. Le foto sono a cura di Roberto Di Blasio.
Silvia Di Michele, responsabile dello sportello malattie rare presso l’Ospedale Civile di Pescara: “Io come responsabile dello sportello malattie rare, sono onorata di avere nel nostro ospedale una targa in ricordo di Mattia, perché lui e la sua famiglia sono l’emblema di quello che è il percorso di un paziente che ha una malattia rara, complessa, difficile, dove spesso non c’è una cura, o comunque non c’è una cura definitiva e quindi è un percorso di accompagnamento che va dalla nascita, che vede momenti di gravi crisi e arriva purtroppo a volte anche al momento finale che nessuno di noi vorrebbe per un bambino. Quindi siamo solo orgogliosi di avere una mamma e una famiglia come quella che ha avuto il piccolo Mattia, con in prima fila la mamma Roberta, che è stata sempre coraggiosa nell’affrontare le prove resiliente nelle difficoltà, ma anche sempre attiva nel farsi promotrice anche di iniziative a favore della disabilità e questo è quello che veramente ci rende orgogliosi. Una mamma che ha creato anche per altri bambini, ha fatto delle lotte anche per altre situazioni perchè a volte la disabilità viene anche un pò nascosta con una mentalità antica. Invece queste mamme giovani, moderne che si che si battono affinché un bambino disabile sia un bambino uguale agli altri. Lei ha fatto una guerra con Legoland che non aveva dei posti riservati ai bambini disabili. Ma oggi tutti i bambini disabili che fanno richiesta a Legoland avranno un ombrellone riservato grazie a mamma Roberta e a me viene la pelle d’oca, perchè questo fa sì che un bambino disabile abbia le stesse possibilità di un bambino normale. Forse lo scopo di un medico non è solo curare, ma veder crescere il bambino per tutto il tempo che ha, nella maniera più serena possibile, accettando anche il compromesso che la grave malattia comporta”.
Nicoletta Di Nisio, assessore alle Politiche Sociali del comune di Pescara: “Oggi è una giornata molto particolare, in quanto, in memoria di Mattia, abbiamo ricordato, con le associazioni delle malattie rare, questo grande eroe che ha dato veramente un esempio di vita a tutti noi. E’ stato un esempio per il suo coraggio, questo bambino fino alla fine ha dimostrato la sua forza di volontà, di vita e ringrazio i genitori che con tanta umiltà vanno avanti tutti i giorni, dando l’esempio della forza del loro bambino. Quindi per noi oggi è un giorno particolare è un giorno dove vogliamo ricordare Mattia e sicuramente, lo porteremo con noi, nel nostro cuore per il resto dei nostri giorni”.
Roberta, la mamma: “Questo deve essere appunto un messaggio di speranza, di forza, perché Mattia è vissuto, si, solo quattro anni è vero, però sono stati quattro anni intensi, sono stati quattro anni immensi, perché sono stati pieni di vita, pieni di gioia e di felicità. Difficili perché purtroppo ha dovuto subire tante, tante cose, però le ha sempre subite con il sorriso. Quindi è giusto adesso piangere, perché fa male, però per tutta la vita ricordarlo con il sorriso, con tutto l’entusiasmo e la voglia che aveva lui di vivere”.
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