Pescara ricorda colui che viene definito l’ultimo apostolo del Risorgimento, con una targa che si trova sulla parete dell’ex Ferrhotel, lungo Corso Vittorio Emanuele, meta della memoria da parte della città nei confronti del geografo, giornalista, uomo politico e ufficiale alpino che morì a 41 anni battendosi perché il Trentino diventasse italiano e si concludesse, in tal modo l’Unificazione della penisola.
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