AVEZZANO – “Abbiamo ottenuto quello che volevamo: è arrivata la documentazione richiesta e gli aumenti Tari, che rischiavano di essere applicati quest’anno, sono stati neutralizzati. Abbiamo assunto una posizione ferma e saggia che ha tutelato i cittadini”. È questo il commento dell’assessore al bilancio e partecipate Loreta Ruscio (nella foto) e della collega con delega al verde Antonietta Dominici, dopo l’approvazione in giunta della delibera che blocca il contenzioso con l’azienda consortile dei rifiuti Aciam segnando un cambio di passo importante perché “gli obiettivi sono stati centrati”.
Il comune di Avezzano ha ritirato, infatti, con delibera il contenzioso con il quale aveva proposto formale azione innanzi al Tribunale civile dell’Aquila avverso le deliberazioni assunte dall’Aciam nelle assemblee del 21 dicembre 2021 e 9 marzo 2023 con particolare riguardo alla determinazione delle tariffe di trattamento dei rifiuti indifferenziato e umido.
Una situazione complessa e dai profili tecnici molteplici ma che si sostanziava in un aspetto di sostanza, il rischio di aumento delle tariffe per i rifiuti, e uno, altrettanto importante, di forma: la necessità di avere sottomano la documentazione completa alla base delle decisioni sulle medesime tariffe.
La deliberazione di giunta fa salva, naturalmente, la facoltà dell’ente di vigilare sulla gestione della partecipata e di condurre tutti gli ulteriori accertamenti sui costi di gestione che concorrono alla definizione delle tariffe e dà atto dell’impegno assunto e mantenuto da Aciam di consegnare la documentazione richiesta – contabile e fiscale – che ha condotto alla decisione di aumento tariffario. Ma nella delibera si sottolinea nero su bianco anche un aspetto ancor più significativo per i cittadini e che si sarebbe trasferito automaticamente nelle bollette senza un’azione determinata da parte dell’ente. Infatti, i contestati aumenti tariffari dell’anno 2023 non hanno avuto effetti per il comune di Avezzano essendosi definito il rapporto contrattuale con l’attuale gestore del servizio rifiuti, Tekneko, tramite un accordo chiuso nello scorso mese, quando il gruppo di lavoro nominato dal sindaco Giovanni Di Pangrazio, per sbrogliare la matassa (Loreta Ruscio, Gianluca Presutti, Lucio Mercogliano e il dirigente Roberto Laurenzi) aveva trovando la quadra con l’azienda, al termine di un complesso lavoro di studio delle rispettive posizioni. Qui, le buone notizie si sostanziavano nel blocco degli incrementi e una cifra di circa 150 mila euro recuperati per le casse comunali.
Quanto alla vicenda finita in tribunale, invece, in buona sostanza, a seguito della proposizione del ricorso ed in accoglimento di quanto verbalizzato dal giudice nell’udienza del 16 novembre, Aciam ha trasmesso la documentazione richiesta e atta a colmare la carenza istruttoria lamentata dal comune. La stessa Aciam ha deciso di rimborsare al comune di Avezzano le spese legali sostenute per i giudizi.
Soddisfatto il primo cittadino che ha proposto la delibera con la quale il comune ottiene anche il rimborso delle spese legali: “Avevamo ragione – dichiara il sindaco Di Pangrazio– e, come è palese dalle conclusioni della vicenda, ogni passo è stato fatto per tutelare i concittadini”.
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