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Brandiferri: “escludere le donne dalle task force è inammissibile”

da Redazione

monica brandiferriTERAMO – La parità di genere viene proclamata solo a parole, mentre gli incarichi decisionali vengono sempre affidati agli uomini. Nonostante le donne si laureano prima e con voti più alti rispetto agli uomini in quasi tutti gli indirizzi universitari, quando si devono fare scelte per assegnare incarichi vengono sempre preferiti gli uomini. Anche oggi in piena pandemia ci ritroviamo a dover constatare che tutti gli sforzi fatti per garantire il rispetto della meritocrazia e della parità di genere non sono serviti a nulla. Infatti il Comitato Tecnico Scientifico che affianca la Protezione Civile è composto solo da uomini (20).

Nemmeno una donna è stata nominata e ciò desta ancora maggior stupore se si considera che il 67% del personale sanitario, anche in questa fase di emergenza, è composto da dottoresse e infermiere. Così come la task force di Colao, istituita per preparare la Fase 2, è composta nell’80% da soli uomini (4 donne su 17 componenti). Anche le nomine fatte nelle task force, istituite a supporto dei vari enti a livello regionale e provinciale, rispecchiano il trend nazionale. La strada da percorrere è ancora lunga.

“Le donne – afferma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri – sono tagliate fuori dai processi di assegnazione degli incarichi, in questo modo il potere rimane sempre nelle mani degli uomini e le donne vengono accantonate, nonostante possano vantare curricula pari o addirittura di livello superiore. Ciò costituisce una frenata importante al tentativo di pervenire ad una effettiva equa rappresentanza in tutti i settori.

In questo momento storico, in cui è indispensabile ridisegnare la nuova Italia post Covid-19, escludere le donne dalle task force è inammissibile in quanto viene a mancare quel valore aggiunto che solo loro possono fornire. É inutile parlare di meritocrazia se poi la scelta per le nomine avviene senza una adeguata comparazione delle capacità e delle competenze. La parità di genere esiste solo a livello teorico. Purtroppo neanche con le leggi che prevedono quote si riesce spesso a scuotere la sensibilità degli amministratori nel rispettare la parità di genere, figuriamoci quando non c’è un obbligo normativo in tal senso”.