Nemmeno una donna è stata nominata e ciò desta ancora maggior stupore se si considera che il 67% del personale sanitario, anche in questa fase di emergenza, è composto da dottoresse e infermiere. Così come la task force di Colao, istituita per preparare la Fase 2, è composta nell’80% da soli uomini (4 donne su 17 componenti). Anche le nomine fatte nelle task force, istituite a supporto dei vari enti a livello regionale e provinciale, rispecchiano il trend nazionale. La strada da percorrere è ancora lunga.
“Le donne – afferma la Consigliera di Parità della Provincia di Teramo Monica Brandiferri – sono tagliate fuori dai processi di assegnazione degli incarichi, in questo modo il potere rimane sempre nelle mani degli uomini e le donne vengono accantonate, nonostante possano vantare curricula pari o addirittura di livello superiore. Ciò costituisce una frenata importante al tentativo di pervenire ad una effettiva equa rappresentanza in tutti i settori.
In questo momento storico, in cui è indispensabile ridisegnare la nuova Italia post Covid-19, escludere le donne dalle task force è inammissibile in quanto viene a mancare quel valore aggiunto che solo loro possono fornire. É inutile parlare di meritocrazia se poi la scelta per le nomine avviene senza una adeguata comparazione delle capacità e delle competenze. La parità di genere esiste solo a livello teorico. Purtroppo neanche con le leggi che prevedono quote si riesce spesso a scuotere la sensibilità degli amministratori nel rispettare la parità di genere, figuriamoci quando non c’è un obbligo normativo in tal senso”.
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