SAN GIOVANNI TEATINO – La notizia della vendita della DECO, società di proprietà della famiglia di Di Zio, attiva da decenni nell’ambito dello smaltimento dei rifiuti, all’Acea SpA, società multiservizi romana, è datata 20 settembre 2021. Ciò che colpisce, però, è che questa acquisizione porterà un rincaro delle tariffe di conferimenti dei rifiuti a carico di diversi comuni abruzzesi, tra cui anche San Giovanni Teatino, del 15% già a partire da Gennaio 2022.
“La notizia è arrivata come un fulmine a ciel sereno” commenta il Sindaco Giorgio Di Clemente. “Dal 1 Gennaio 2022 il costo per il conferimento dei rifiuti a carico dei Comuni passa da 128 a 152 euro a tonnellata. Questo vuol dire che l’amministrazione comunale si vedrà costretta ad un aumento sulle tariffe TARI sia per i cittadini che per le imprese. Attraverso una semplice missiva ricevuta prima delle festività di Natale ci hanno dato comunicazione di questo aumento. Riteniamo che sia una situazione incresciosa e scorretta, per il nostro e per tutti i comuni abruzzesi che conferiscono i rifiuti indifferenziati all’impianto di trattamento-meccanico-biologico di Casoni a Chieti. Ci tengo a prendere le distanze da tale aumento imposto dalla nuova gestione ACEA-DECO, perché come Sindaco e come Amministrazione ritengo che siamo tenuti a salvaguardare la situazione economica dei cittadini, che dal nuovo anno si vedranno già costretti a gestire gli aumenti delle tariffe di Luce e Gas. Intervenire anche con aumenti della Tassa sui Rifiuti sarebbe davvero un colpo basso in questo momento di grande difficoltà economica dettata dagli effetti di una pandemia che stiamo ancora combattendo. Ci aspettiamo che la Regione Abruzzo intervenga in maniera tempestiva per bloccare questi aumenti indiscriminati e nel contempo invito i miei colleghi Sindaci degli altri comuni coinvolti, a riflettere su quanto sta accadendo, provando insieme a sviluppare possibili idee sinergiche per uno sviluppo di impianti di smaltimento rifiuti, gestendo anche eventuali fondi dal Ministero, per non doversi trovare di fronte a imposizioni di gestori privati che arrivano come sentenze senza appello dall’alto”.
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