Pescara

Spoltore, ‘Tavola dei Morti’ 2017: un coinvolgente viaggio nella tradizione

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L’Associazione Fontevecchia che ha promosso l’evento ne racconta i vari momenti

SPOLTORE (PE) – Oltre 200 persone hanno partecipato alla quarta edizione de ‘La Tavola dei Morti’, l’evento promosso dall’Associazione Fontevecchia a Borgo Case Troiano per ripercorrere e riproporre i riti della tradizione centro-meridionale della notte a cavallo tra il primo e il 2 novembre.

A caratterizzare i vari momenti dell’evento sono stati la processione dei ‘Frati morti’, la comparsa improvvisa de ‘Lu’ Mazzamurille’, l’altare delle ‘anime pezzentelle’, ovvero del Purgatorio, e poi la scoperta dei riti delle tavole imbandite di tutto punto, come per il pranzo domenicale contadino, per accogliere il ritorno in casa, per una sola notte, dei propri cari scomparsi.

Ad accompagnare i presenti, giunti anche da Vasto, Termoli, Chieti, Cermignano, Teramo, Venezia e, per la prima volta, dalla Germania, e, infine, dalle aree interne del pescarese, lungo il percorso, illuminato esclusivamente dalla luce delle candele e dei lumini, sono stati i membri dell’Associazione ‘Fontevecchia’ che hanno caratterizzato i vari step della serata in un viaggio indietro nel tempo e nella tradizione.

“Il nostro obiettivo – hanno spiegato gli esponenti dell’Associazione ‘Fontevecchia’ – è quello di ricordare che la nostra tradizione non è certamente Halloween, un fenomeno di costume importato dalla tradizione anglosassone, ma la nostra cultura, le nostre radici sono piuttosto legate a doppio filo alla celebrazione della festa di Ognissanti e, il giorno seguente, alla commemorazione dei propri cari defunti, due momenti di grande spiritualità che vanno onorati anche rispettando quegli usi e costumi di cui spesso ci hanno parlato i nostri nonni”.

Il percorso è partito dall’area antistante la Motorizzazione civile,

“dove storicamente – ha ricordato il Presidente dell’Associazione Luciano Troiano – si narra che ci fosse un pozzo, oggi riempito, dove si abbeveravano i cavalli dell’Esercito spagnolo, e nel mese di novembre, dedicato ai defunti, era vietato attingere l’acqua del pozzo proprio per timore di incontrare l’anima dei cavalieri deceduti”.

Lungo il viale delle querce, la lunga processione delle candele ha incontrato la processione dei Frati Morti. Il mito, come si è ricordato nella serata, racconta della presenza in Abruzzo di un monastero in cui i frati erano poco dediti alla preghiera e più alla lussuria. In occasione di un tragico terremoto i frati morirono sotto le macerie e, da quel momento, sarebbe loro concesso di tornare sulla terra solo nella notte tra il primo e il due novembre per pregare ed espiare le loro colpe.

Anticamente si pensava poi che il loro compito fosse quello di traghettare le anime dei propri cari nell’ultimo passaggio. Sotto una quercia, durante il cammino, è poi spuntata fuori la figura de ‘Lu’ Mazzamurille’, spiritello dispettoso che infastidiva e ingannava i vivi, tipico della tradizione meridionale.

Quindi la visita all’altare delle anime pezzentelle, ovvero del Purgatorio, e, infine, la visita alle abitazioni per la scoperta delle tavole lasciate apparecchiate con salumi, maccheroni al sugo, pollo e patate al forno, pane, acqua e vino rosso, e dolce, nella notte tra il primo e il 2 novembre per accogliere in modo ospitale il passaggio notturno e spirituale delle anime dei defunti, e la tradizione vuole che il cibo lasciato sulle tavole, il 2 novembre, non venisse consumato dalle famiglie, ma fosse dato ai poveri.

Il lungo percorso si è concluso nella chiesa della Santissima Trinità, situata nel Borgo, per conoscere la figura del Pulcinella abruzzese, altra figura di trait d’union tra il mondo dei vivi e quello dei morti, consumando, anche in questo caso, il rituale secondo cui ‘il primo che nella notte del primo novembre entra in chiesa ha la possibilità di liberare un’anima del Purgatorio’.

Infine l’assaggio del cibo rituale, un cibo povero come vuole la tradizione contadina per una serata di penitenza e preghiera, costituito da zucca e patate e dal grano dei morti, ovvero grano saraceno con melograno e mosto cotto.

“Dopo l’enorme successo dell’iniziativa registrato già lo scorso anno – hanno detto i membri dell’Associazione –, l’edizione 2017 ha visto presenze straordinarie, a testimoniare l’interesse del pubblico nei confronti dell’iniziativa, segno di una rinnovata passione nei confronti di quei riti che fanno parte della nostra storia, e della voglia di trasmetterli ai più giovani, come ha dimostrato la presenza di tante famiglie con bambini al seguito.

E ora replicheremo l’evento a Napoli, nel cuore del centro storico, sabato 11 novembre, dove porteremo la ‘Processione dei Frati Morti e delle Anime perse’, ad aprire le festività natalizie della città partenopea”.

L’evento a Napoli, promosso con l’Associazione ‘I Sedili di Napoli’, prenderà il via alle 10.30 dalla Basilica di Santa Chiara, e il corteo di figuranti in abito tradizionale abruzzese, dell’Associazione teatina ‘Camminando Insieme’, e dei costumi napoletani ottocenteschi dell’Associazione Fantasie d’Epoca, accompagnati dalle Zampogne d’Abruzzo e dall’Associazione ‘Beato Marco d’Aviano’, attraverserà Spaccanapoli, San Gregorio Armeno, ossia la via dei presepi, sino a giungere in piazza San Gaetano nella cripta della Confraternita de ‘La Sciabica’, dove ad accogliere la manifestazione sarà il Deputato della Eccellentissima Deputazione del Tesoro della Cappella di San Gennaro, il marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli.

In conclusione sarà presentato il  libro ‘Fate bbene all’Anime d’’o Priatorio’ di Giuseppe Serroni, Presidente dell’Associazione i Sedili di Napoli, che peraltro ha seguito tutta la fase organizzativa dell’evento sul posto, attraverso la Conferenza dei Servizi con il Comune di Napoli e la Protezione civile.

Alla presentazione del prezioso e pregiato volume ci sarà il Direttore dell’Editrice Domenicana Italiana, mentre per la Confraternita del Santissimo Crocifisso, detta ‘La Sciabica’, ci sarà il Superiore Luciano Iovinelli che illustrerà gli scopi e gli strumenti per la cura dei morti nelle Terresante”.

Media-partner dell’evento sarà il quotidiano on line Identità Insorgenti che eseguirà la diretta della manifestazione.

“L’evento – ha aggiunto il Presidente dell’Associazione Fontevecchia Troiano – suggella un importante gemellaggio con Napoli e le sue associazioni culturali, teso al recupero di quelle tradizioni comuni al centro-sud e che rischiano oggi di venire perse”.

Alla trasferta napoletana prenderà parte anche il sindaco di Spoltore Luciano Di Lorito.

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