L’AQUILA – Riceviamo e pubblichiamo la nota del Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee:
“Il Tavolo di Coordinamento delle Aree Omogenee che rappresenta i 56 comuni del Cratere sismico, riunitosi il 7 marzo 2016, considerata l’intollerabile paralisi che sta attanagliando l’attività di ricostruzione post sisma di tutti i comuni, ha deciso – con un’unanime determinazione di intenti – di convocare l’Assemblea dei Sindaci per il giorno 15 marzo 2016 al fine di chiedere a gran voce il ripristino totale ed effettivo della governance dell’USRC che assicuri ai Comuni il flusso di cassa necessario per evitare che gli operatori impegnati nella ricostruzione subiscano danni economici e morali irreparabili.
È dal 1 gennaio 2016 che tutti i Comuni del Cratere sono stati privati, senza alcuna motivazione, della figura Amministrativa titolata a firmare gli atti di rilevanza esterna indispensabili per assicurare una ricostruzione post sisma senza ritardi, evitando ulteriori disagi ai cittadini che attendono di ritornare al più presto nelle loro abitazioni e agli operatori economici impegnati nei cantieri finalmente aperti e operativi.
È desolante constatare che ad oggi la Corte dei Conti non ha ancora proceduto alla registrazione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri che proroga di 3 anni la nomina del responsabile dell’USRC nella figura del dott. Paolo Esposito.
Il 25 novembre 2015 i coordinatori del tavolo delle aree omogenee, Francesco Di Paolo e Sandro Ciacchi, al fine di evitare un pericoloso stallo della ricostruzione e riconoscendo la professionalità dell’attuale Direttore hanno firmato, sentiti i componenti del tavolo di coordinamento, il verbale contenente l’intesa sulla designazione del dott. Paolo Esposito a titolare dell’USRC per il prossimo triennio.
Il 16 dicembre 2015 è stata disposta una proroga dell’incarico del dott. Paolo Esposito sino al 31/12/2015. Il tavolo di coordinamento è a conoscenza che in data 11/01/2016 è stato firmato il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previsto dall’art. 11, comma 14 del decreto legge 19 giugno 2015 n. 78 (convertito con modificazioni dalla L. 6 agosto 2015, n. 125) con il quale è stato prorogato per 3 anni l’incarico al Dott. Paolo Esposito. Pertanto, è da due mesi che i Sindaci, con spirito di sacrificio e di profondo rispetto per le istituzioni, sono in attesa che il perfezionamento della registrazione dell’atto di governo da parte degli organi preposti torni a legittimare formalmente l’incarico al dott. Esposito restituendo al titolare dell’Ufficio la facoltà di firmare gli atti necessari alla ricostruzione.
L’attesa non può prorogarsi ulteriormente!
Presso l’ufficio di Fossa infatti confluiscono i fondi, sia in termine di competenza che di cassa, che su richiesta dei Comuni e in seguito all’istruttoria dei funzionari vengono destinati ai vari interventi di ricostruzione. Questa importante macchina dopo una partenza stentata, stava funzionando nel migliore dei modi; la mancanza di una guida autorevole a far data dal 1 gennaio 2016 sta bloccando di fatto il processo di ricostruzione e ha creato in alcuni comuni serie difficoltà che potrebbero ben presto interessare tutti i numerosi Enti locali interessati dalla ricostruzione.
Fino ad oggi i Sindaci hanno dimostrato un grande senso di responsabilità cercando di risolvere il problema con una serie di interventi di carattere politico e in ultimo rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio con un’apposita nota nella quale, tra l’altro si segnala, che paradossalmente le risorse economiche messe a disposizione dal Governo non potranno essere utilizzate a causa della mancanza formale della nomina del Direttore del Ufficio Speciale per la Ricostruzione dei comuni interessati dal sisma del 2009.
E ciò è quanto mai paradossale e senza senso!”