Mercoledì 9 e giovedì 10 marzo al Teatro Circus
PESCARA – Mercoledì 9 marzo (ore 21.00) e giovedì 10 marzo (ore 17.00) al Teatro Circus di Pescara, per la stagione teatrale 2015/2016, va in scena Quei due (Il sottoscala – Staircase) di Charles Dyer con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi. Regia di Roberto Valerio.
Londra, anni ’60. Harry e Charlie sono una coppia di barbieri omosessuali “intrappolati” da circa trent’anni in una barberia londinese situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite. Harry è una civetta effeminata e suscettibile …
Teatro Circus, via Lanciano 9 – Pescara, 9 marzo ore 21.00, 10 marzo ore17.00: Quei due (Il sottoscala – Staircase) di Charles Dyer con Massimo Dapporto e Tullio Solenghi.
Autore: Charles Dyer
Regia: Roberto Valerio
Compagnia: Angelo Tumminelli
Cast: Massimo Dapporto, Tullio Solenghi
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NOTE DI REGIA – Una splendida commedia sull’amore. Un amore che dura per tutta una vita. Un amore fatto di attenzioni, di cure reciproche, di affetto; e naturalmente di continui litigi, ripicche, dispetti e plateali scenate. Un vero amore. Un amore omosessuale. Protagonisti due uomini di mezza età, Charlie e Harry, di professione barbieri. Harry e Charlie sono una coppia di barbieri omosessuali “intrappolati” da circa trent’anni in una barberia londinese situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite; un sottoscala dagli echi dostoevskiani in cui i protagonisti si torturano reciprocamente senza sosta incapaci di risparmiarsi l’un l’altro fino allo sfinimento, in una quotidianità paralizzante e asfissiante come l’odore di gas che fuoriesce dalla vecchia caldaia e che appesta l’aria del loro negozio. Stanchi della solita routine e delle dinamiche ripetitive e frustranti che caratterizzano la loro vita e la loro relazione, i due uomini si dilaniano a vicenda con incessanti litigi, velenosi battibecchi, ingiurie crudeli e subdole ripicche, infliggendosi in tal modo inutili e continue sofferenze.
Due esistenze castrate, mortificate e offese quelle di Harry e Charlie, come quelle di moltissimi altri omosessuali dell’epoca, perseguitati da una legge obsoleta che si perde nel tempo: il Buggery act adottata in Inghilterra per la prima volta nel 1533 e abolita soltanto nel 1967. La stessa legge da cui fu perseguitato nel 1895 il celebre scrittore poeta e drammaturgo Oscar Wilde – processato e poi rinchiuso in carcere per due anni – divenuto poi l’emblema della lotta di liberazione degli omosessuali tanto da essere invocato da Charlie nel testo come una sorta di divinità propizia e protettrice. Quella stessa legge poi che non può non riportare alla memoria la tragica fine dello scienziato inglese Alan Turing, il quale, nonostante avesse contribuito con le sue invenzioni a determinare la sconfitta della Germania nazista nel secondo conflitto mondiale, dopo la guerra fu condannato per omosessualità nel suo paese e sottoposto ad una abietta castrazione chimica nel 1952 che lo spinse a togliersi la vita due anni più tardi. Senza compromettere la dirompente e amara comicità della commedia, pubblicata nel 1966 e rappresentata per la prima volta nello stesso anno con la regia di Peter Hall, Dyer mostra anche un tetro spaccato della società inglese a lui contemporanea, affrontando tematiche allora scabrose e oggi ancora attualissime. In un esilarante e spietato confronto quei due nel giro di una notte si confesseranno per la prima volta in trent’anni. Con un’ironia pungente dal sapore amaro e crudele, si racconteranno sviscerando senza riserve il proprio doloroso vissuto, mostrandosi nudi in tutta la loro sincera, grottesca, fragile, arresa e sopraffatta umanità, per ritrovarsi infine, uniti nella consapevolezza di non poter sopravvivere in solitudine alle molteplici miserie che li tormentano.
PROSSIMO APPUNTAMENTO:
Teatro Circus: 18 aprile – ore 21 // 19 aprile – ore 17
LA SCENA di Cristina Comencini
con Angela Finocchiaro, Maria Amelia Monti e Stefano Annoni
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