“Questi gravissimi episodi accaduti a distanza ravvicinata di tempo altro non sono che la punta di un iceberg di un problema, quello della gestione dei detenuti psichiatrici, mai risolto dall’Amministrazione penitenziaria regionale che si protrae da diversi anni – sostiene Giuseppe Pallini del Sappe provinciale – Solo a spot ha annunciato di porvi rimedio, così come l’allestimento di idonee stanze e reparti dove ubicare soggetti detenuti sofferenti di questa patologia ma mai costruiti, lasciando l’ingrato compito di sorvegliarli, curarli e contenerli senza alcun strumento al malcapitato personale della polizia penitenziaria di turno che di certo non ha la necessaria preparazione professionale per farlo. Sarebbe auspicabile, vista l’escalation di aggressioni nei penitenziari italiani nell’ultimo anno, che il Parlamento approvasse al piu’ presto la legge per dotare la polizia Penitenziaria della pistola elettrica Taser”.
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