TERAMO – Il COR (Centro Operativo Regionale) Abruzzo ha definito le linee guida per gli interventi su edifici crollati a causa del terremoto, le cui macerie contengano amianto. Nel documento viene stabilito quanto segue:
- a seguito di verifiche da parte di Vigili del Fuoco o ditte esterne, vengono informati sia il Comune che il proprietario dell’immobile;
- il proprietario può autorizzare il Comune a rimuovere l’amianto, inoltrando uno specifico modello.
- il Comune, dopo aver effettuato accertamenti e svolto verifiche, dispone la ricognizione sugli stessi immobili da parte di ditte specializzate, al fine di definire le procedure di messa in sicurezza e la rimozione dei materiali con presenza di amianto.
Gli accertatori, ovvero gli organi deputati alla vigilanza indicati dal COR sono: la ASL- Siesp, l’ARTA, il MIbact (nel caso si tratti di edifici con vincoli) e, per il Comune di Teramo, l’Ufficio Ambiente.
Tutte le procedure per la rimozione dell’amianto devono rispettare le modalità previste dal D.M. 06/09/1994 – norme relative alle modalità di cessazione dell’impiego dell’amianto. Non sono state indicate date di scadenza riferite alla presentazione dei modelli.
Tali operazioni, sono relative specificamente a situazioni determinate dagli eventi connessi al sisma dei mesi scorsi; le situazioni pregresse, non rientrano nella fattispecie in questione e per esse gli accertamenti degli enti preposti seguono indirizzi e modalità non assimilabili a quelle di cui si tratta in tale sede.
Si precisa che, qualora vengano riscontrate incongruenze o irregolarità nei sopralluoghi a carico dei proprietari circa il rispetto delle normative vigenti in materia di gestione dell’amianto, la ASL provvederà ad emettere provvedimenti, anche di natura sanzionatoria.