Gli interventi, per un importo di 400 mila euro, saranno realizzati grazie ai soldi dell’assicurazione e permetteranno di recuperare un simbolo di identità
TERAMO – Occorreranno 400 mila euro per riaprire la sede storica della Provincia. Danneggiata dal sisma, la struttura, risalente al secolo scorso, è chiusa dall’aprile del 2009 e sarà sistemata con i soldi dell’assicurazione.
Il progetto esecutivo per il “miglioramento sismico” è stato approvato dalla Giunta venerdì scorso e la gara per la realizzazione dei lavori sarà esperita nel giro di poche settimane. Per la sistemazione del Palazzo non dovrebbero trascorrere più di tre mesi, quindi, la Provincia dovrebbe tornare nella sua sede storica alla fine di quest’anno.
Saranno effettuati interventi sulla struttura portante, sulle pareti divisorie, sui pavimenti e sui solai con “lavori di consolidamento” e rinforzo anche mediante “l’utilizzo di reti e connettori di carbonio”. Con l’occasione tutto il palazzo sarà cablato con la riorganizzazione della rete telematica e informatica l’utilizzo della tecnologia voipe; l’implementazione del fax center; le aree wi-fi con indubbi vantaggi nella gestione dei servizi e nel lavoro d’ufficio.
Ha affermato l’assessore all’Urbanistica, Vincenzo Falasca, il quale ha seguito da vicino tutti gli aspetti relativi alla progettazione:
ad un anno dal terremoto e senza contributi specifici, grazie ad una progettazione attenta e mirata, molto sensibile agli aspetti riguardanti la sicurezza dello stabile e le sue connotazioni storico-architettoniche, riusciamo a far partire i lavori di miglioramento propedeutiche alla riapertura della sede centrale da questo momento in poi sarà nostra cura sovrintendere a tutte le fasi dei lavori in maniera da garantire il recupero della sede in tempi molto celeri.
Il ritorno dell’ente in via Milli, sottolinea l’Assessore, ha valore che trascende gli aspetti squisitamente tecnici o logististici, in quanto la riapertura di Palazzo Milli, rappresenta il primo passo verso il recupero di un luogo istituzionale che è anche un simbolo di identità.Inoltre Falasca ha spiegato che è prevista una razionalizzazione degli edifici, degli uffici e dei luoghi della Provincia con un obiettivo chiaro: semplificare la vita del cittadino. A settembre, intanto, sartà trasferito tutto il Genio Civile al primo piano del Palazzo della Sanità dove si pensa di collocare l’Urp.