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Teramo, attività del COC al Parco della Scienza del 12 marzo

da Redazione

coc teramo marzo 2020

Da domani disponibilità di uno psicologo, D’Alberto “fortemente preoccupato” per la situazione della Valfino

TERAMO – L’attività odierna del COC, al Parco della Scienza, ha fatto registrare 100 telefonate, alcune delle quali provenute anche da fuori provincia; di tali chiamate, 3 erano finalizzate alla consegna di alimenti e 2 per consegna di farmaci. IL COC, da domani, potrà fornire anche la disponibilità di uno psicologo.

In queste due giornate il COC di Teramo ha svolto anche un’altra importante attività di raccordo con i presidenti dei comitati di quartiere, frazioni e associazioni. L’aspetto rilevante di questa novità è stato di entrare a diretto contatto con le singole realtà territoriali presenti all’interno del Comune, con una duplice funzione: fornire e divulgare il più possibile i numeri del Centro Operativo e venire a conoscenza di eventuali situazioni di difficoltà alle quali poter garantire il giusto supporto, attraverso consegne domiciliari di generi alimentari e medicinali.

A tale proposito l’Assessore Falini dichiara “Questo è per Teramo il primo grande esempio di Protezione Civile partecipata. L’attività svolta dal Centro Operativo Comunale, coordinato scrupolosamente dal Consigliere comunale Berardo De Carolis, ci ha permesso di entrare in stretto contatto con le diverse realtà del nostro territorio, facendo sentire i cittadini meno soli, puntando ancora una volta sull’importanza del processo partecipativo, soprattutto, in un momento così delicato ed emergenziale per l’intera comunità”.

All’esito della riunione del Comitato Sicurezza Prevenzione, svoltosi in Prefettura, il Sindaco rilascia la seguente dichiarazione: “Come Presidente del Comitato Ristretto dei Sindaci, sono fortemente preoccupato per la situazione della Valfino; sto ribadendo questa preoccupazione ormai da due giorni in tutte le sedi istituzionali, e faccio riferimento ai casi conclamati e alle situazioni a rischio, in particolare per i tre Comuni di Castiglione Messer Raimondo, Castilenti e Montefino, i cui Sindaci già ieri hanno chiesto alle istituzioni la massima attenzione. Sono fortemente convinto che l’azione vada fatta subito, in raccordo con la ASL, su quello che è il potenziale focolaio dell’area della nostra provincia, anche in considerazione della contiguità con l’area di Pescara. Il rapporto che c’è tra il numero di contagiati dell’area della Valfino, quello di sorveglianza attiva e la popolazione è fortemente anomalo.

Ecco perché abbiamo chiesto alla ASL di esprimersi con chiarezza sullo stato della diffusione epidemiologica di quell’area e se vada configurata una emergenza sanitaria che consenta ai Sindaci di emanare le ordinanze o gli atti che permettano di creare un cordone sanitario, per evitare che ci sia diffusione e propagazione su tutta la provincia e difenderci da quella di Pescara. La situazione della nostra provincia, che è ancora in attesa di un certo numero di riscontri sui tamponi effettuati, impone un altro tema: si consenta che l’Istituto Zooprofilattico di Teramo, e tutti gli altri eventualmente abilitati dal Ministero, possano effettuare le analisi sui tamponi prelevati dalle ASL. Non regge più il sistema se non allarghiamo il numero degli istituti che possono svolgere questa attività. Il Laboratorio di Pescara, chiamato ad un grande lavoro, in questo momento non è più in grado di svolgerlo a sufficienza, quindi va allargato il numero di istituti che possano assolvere a tale funzione. E torno a chiederlo in particolare all’assessore regionale alla Sanità, Verì”.

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