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Teramo, tra i beneficiari delle azioni di supporto previste dal progetto “MediAree – Next Generation City”

da Redazione

stemma comune teramoTERAMO – Il Comune di Teramo, capofila di area vasta, è tra i soggetti beneficiari delle azioni di supporto previste dal progetto “MediAree – Next Generation City”, a regia del Dipartimento della Funzione Pubblica, promosso dall’ANCI e finanziato sull’Asse 3 del PON Governance e Capacità Istituzionale, il cui obiettivo è quello di valorizzare il ruolo delle Città Medie quale patrimonio di risorse, saperi ed esperienze decisive per guidare il rilancio del paese, disegnando un nuovo modello di governance multilivello a partire dal coinvolgimento di Comuni capoluogo e Aree vaste e favorendo il miglioramento della capacità amministrativa e tecnica delle pubbliche amministrazioni nei programmi d’investimento pubblico. In particolare “MediAree” accompagnerà le città beneficiarie nella definizione di piani strategici di area vasta, a partire da percorsi partecipativi locali in grado di fornire nuovi strumenti e competenze alle pubbliche amministrazioni coinvolte, e nel favorire l’emergere di nuove forme di governance partecipativa delle principali sfide dei territori.

La proposta con cui l’amministrazione comunale ha partecipato alla manifestazione di interesse promossa dall’Anci, denominata “T.E.R.A.M.O. HUB: Between Adriatic Region and the top of the Apennines” e dove Teramo diventa l’acronimo di “Territorio ecosostenibile resiliente attrattivo moderno organizzato”, nasce da una visione territoriale che, come illustrato nel documento, attraverso progetti concreti, “vuole reinterpretare, delineando strategie di sviluppo sostenibile, il ruolo storico di Teramo, quale polo urbano dell’area funzionale e porta di accesso alla montagna, facendone uno smart hub (territorio snodo) di connessione con il corridoio adriatico, in connessione con la Macroregione Europea Adriatico Ionica (EUSAIR)”. Questo anche in considerazione del fatto che l’area vasta è oggetto del programma di “ricostruzione” del cratere sismico del Centro Italia, che definirà interventi candidabili alla stipula del Cis Ricostruzione.

Per questo il progetto vede come Comuni partner quelli di Basciano, Bellante, Campli, Castel Castagna, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Cortino, Crognaleto, Fano Adriano, Isola del Gran Sasso, Montorio al Vomano, Mosciano Sant’Angelo, Pietracamela, Rocca Santa Maria, Torricella Sicura, Tossicia e Valle Castellana, la maggio parte dei quali rientra nel cratere sismico del Centro Italia. Inoltre 17 Comuni su 18 sono coinvolti nella DMC Gran Sasso Cuore dell’Appennino e 16 su 18 nel GAL Abruzzo Teramano. Numerosi anche gli stakeholder già coinvolti nella fase di proposta progettuale: Commissario Straordinario Ricostruzione Sisma 2016 e Ufficio Speciale Ricostruzione Teramo, Comune di Canzano, Comune di Cellino Attanasio, Comune di Cermignano, Comune di Penna Sant’Andrea, Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Università degli Studi di Teramo, Caritas diocesana, Confindustria Teramo, Camera di Commercio del Gran Sasso, Fondazione Tercas, Istituto Zooprofilattico, Cgil, Cisl e Uil.

“MediAree – Next Generation City interpreta questo tempo – commenta il sindaco Gianguido D’Alberto – assegnando alle città capoluogo quel ruolo di punto di riferimento di un’area vasta, che guarda allo sviluppo dei territori in un’ottica che va oltre le singole realtà. Con questo bando Teramo viene dunque riconosciuta come città di riferimento di una rete territoriale. E’ una visione che stiamo già portando avanti, come capoluogo, con Ideate, e che si sviluppa e si struttura come pianificazione di area vasta, partendo dai comuni del cratere e allargandosi verso la costa”.

Uno degli obiettivi qualificanti del progetto è quello di rafforzare la compagine, già nutrita e variegata, di comuni e stakeholder, che ampli la rappresentatività della “cabina di regia” che condivide visioni, obiettivi e scelte. Acquisito il partenariato di tutte le municipalità dei “Crateri Sismici 2009 e 2016”, il passo successivo sarà quello di coinvolgere anche tutti i comuni dell’Area funzionale urbana, del territorio del Parco Gran Sasso – Laga, come altri lungo le Valli del Tordino e Vomano, che connettono la città (e il suo circondario) alla dorsale adriatica, strategica secondo le previsioni di attuazione dell’EUSAIR. Grande spazio sarà inoltre dato agli enti del terzo settore, la cui collaborazione viene considerata essenziale, specie in ambiti più marginali, per l’attenzione al welfare. Soddisfazione viene espressa anche dall’assessore Stefania Di Padova, che sottolinea l’importanza del progetto “in un’ottica di crescita del territorio che ponga il capoluogo al centro di un’attività sinergica di programmazione e progettazione con gli altri Comuni, gli stakeholder, il terzo settore”.

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