Ormai è scesa la notte, quindi il problema è amplificato. Continua l’emergenza energia elettrica, abbiamo ancora tante zone senza energia elettrica e quindi senza riscaldamenti e quindi al freddo. In alcune case sappiamo che incominciano a scarseggiare anche i viveri, quindi davvero la situazione inizia a farsi difficile, perché diventa difficile raggiungere questi posti.”
Così il sindaco di Teramo Maurizio Brucchi su Radio 24 che prosegue:
“Cominciano le frane perché il terreno è imbibito d’acqua. Ne abbiamo una proprio in pieno centro, lungo una scarpata, diciamo su una circonvallazione, ma ne abbiamo anche diverse su tutto il territorio. Questa sarà una conseguenza naturale che avverrà nei prossimi giorni. L’esercito è venuto con un mucchio di mezzi. Stasera sono arrivati altri tre mezzi. Quindi, insomma, c’è da lavorare. C’è anche carenza idrica in alcune zone perché abbiamo dovuto privilegiare gli ospedali e in alcune zone della città è mancata l’acqua, quindi davvero una Regione e una città in ginocchio.”
Al giornalista di Radio 24 Simone Spetia che chiede quante famiglie non sono riusciti a raggiungere, il Sindaco risponde:
È l’aspetto più importante perché il territorio teramano è un territorio molto vasto, è una città di cinquantaseimila abitanti come Comune, che però si allarga su un territorio vastissimo, quasi tutto collinare perché Teramo è a ridosso delle pendici del Gran Sasso, quindi è collinare con zone dove ci sono tre metri, tre metri e mezzo di neve. Poi se parliamo di tutto l’hinterland della Provincia, dove ci sono quarantasette comuni, ci sono comuni dove la neve arriva a coprire le case”.
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