TERAMO – “Questa mattina anche all’ospedale Mazzini di Teramo gli operatori sanitari selezionati si sono sottoposti al vaccino anti Covid: un momento fortemente atteso, sperato e desiderato che ha trasmesso emozione e speranza. Il vaccino è il regalo che tutti dobbiamo e possiamo farci, rappresenta un atto d’amore verso noi stessi, i nostri cari e la comunità tutta. Soltanto con il coraggio di ciascuno possiamo iniziare la nostra controffensiva alla pandemia che ci ha travolto” il Sindaco Gianguido D’Alberto ha pubblicato sul proprio profilo facebook in relazione all’avvio della campagna di vaccinazione antiCovid alcuni post. Si legge ancora.
“Quello di oggi, Domenica 27 Dicembre 2020 è il giorno che in Europa segna l’avvio, su base volontaria, della vaccinazione anti Covid, uno start importante e molto atteso simbolo di speranza e luce. Tutte le istituzioni continentali hanno scelto di iniziare contemporaneamente la campagna vaccinale a significare l’unione e la coesione nel voler arginare la diffusione del virus.
In tale circostanza siamo ancor di più, forse come non lo siamo mai stati, parte di una unica comunità che travalica i confini nazionali e ci accompagna verso il contrasto alla battaglia pandemica avvertendo fortemente il senso di una nuova comune umanità.
Come è noto i primi ad essere sottoposti al vaccino sono gli operatori sanitari che hanno aderito, coloro che dall’inizio della pandemia, sono sempre in prima linea e pronti ad assisterci e curarci.
Il nosocomio teramano, centro di riferimento hub ed eccellenza della sanità provinciale e regionale, è il punto di somministrazione unico abruzzese del vaccino anti Covid e in questa prima fase saranno in 135 a riceverlo; un vanto per tutti noi cittadini teramani nella sua prospettiva di Dea di secondo livello nel quadro della futura rete ospedaliera.
Chiudere l’anno in corso, particolarmente difficile per tutti noi, con l’inizio di una campagna vaccinale tanto desiderata ci conduce verso giorni che si presentano carichi di forza, luce ed in particolare di speranza!”.