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Teramo, CAS: esito dell’incontro odierno sulla ricostruzione

da Redazione

comune teramo stemmaTERAMO – In occasione della riunione tenutasi questa mattina in videoconferenza, indetta dal Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, a cui hanno preso parte anche gli altri Sindaci Presidenti delle Anci regionali di Marche, Umbria e Lazio e le Protezioni Civili regionali, il Sindaco di Teramo, Gianguido D’Alberto, ha formulato una serie di proposte correttive e integrative sulla disciplina del Contributo di Autonoma Sistemazione. La finalità del Sindaco D’Alberto (anche in qualità, appunto di presidente regionale Anci) è stata di ottenere certezza di tempi, procedure e garanzie sociali in una fase di transizione come quella attuale in cui l’impatto della situazione emergenziale rischia di aggravare le condizioni di famiglie già in estrema difficoltà per l’inaccettabile ritardo della ricostruzione.

Tra i temi affrontati e risolti in occasione della lunga riunione, il più rilevante è senza dubbio quello riproposto appunto da D’Alberto relativo all’introito del CAS per coloro i quali, dopo una prima fase di messa in sicurezza, dovranno uscire dalle abitazioni in occasione degli interventi di ripristino degli alloggi, rispetto ai quali sono già pervenute richieste di avvio lavori (e tante ne arriveranno con lo sblocco della ricostruzione, soprattutto di quella “leggera”). Sul punto, dopo averlo chiesto con forza oggi e nelle scorse settimane, è stata incassata la conferma che le famiglie interessate potranno beneficiare del Contributo per il periodo in cui resteranno fuori che comunque, per le pratiche di ricostruzione leggera, di tipo B, non dovrà superare i 180 giorni. Al riguardo, è importante ricordare che una volta ottenuto il decreto dagli USR sulla fattibilità del progetto, i professionisti incaricati dovranno inviare ai Comuni una comunicazione nella quale definire i dettagli dei lavori che richiederanno l’uscita dall’immobile e le tempistiche.

Gianguido D’Alberto ha quindi espresso alcune perplessità riguardanti coloro che allo stato attuale sono ancora ospitati in strutture ricettive e soprattutto sul relativo CAS, a seguito dell’entrata in vigore della nuova ordinanza 670, che modifica in parte i requisiti definiti dalla precedente ordinanza e per la tutela dei quali sono stati chiesti e ottenuti chiarimenti da inserire nella nuova ordinanza che consentano di ridurre al minimo il ‘disagio sociale incolpevole’ di coloro che rischiano di pagare lo scotto di questa lunga fase di incertezza.

Nell’esprimere profonda soddisfazione per l’esito della riunione, il Sindaco D’Alberto ricorda a tutti i cittadini interessati che l’ordinanza 670 del 2020 ha posticipato al prossimo 16 maggio i termini per la presentazione delle autodichiarazioni, al fine di  garantire a coloro i quali sono stati costretti a uscire dalle proprie case per via del sisma, di continuare a beneficiare del Contributo di Autonoma Sistemazione. La  prosecuzione del beneficio del CAS è di fondamentale importanza per dare sostegno alle famiglie sfollate, perchè esso rappresenta una tutela a chi si ritrova in situazione di emergenza. Si sollecitano caldamente tutte le persone che non lo abbiano ancora fatto, a provvedere all’inoltro dell’autodichiarazione proprio per continuare a beneficiare del CAS.

“Il sistema della protezione civile e quello della ricostruzione – afferma D’Albero a conclusione dell’incontro – devono necessariamente dialogare e muoversi in modo coordinato. L’interlocuzione costante e proficua con il Dipartimento di Protezione Civile, non può che darci nuove speranze e prospettive per una ricostruzione che finora ha fatto difficoltà a partire, dopo i notevoli passi in avanti compiuti grazie all’approvazione delle quattro importanti Ordinanze del nuovo Commissario Legnini, che  in pochissimo tempo ha saputo cogliere elementi fondamentali per dare l’attesa accelerazione. Pertanto, anche a seguito di questa riunione – prosegue il Sindaco di Teramo – procederò a riconvocare immediatamente il tavolo operativo permanente con gli ordini professionali interessati alla ricostruzione, al fine di condividere insieme le modalità operative circa i lavori della ricostruzione privata che proprio in questi giorni iniziano, finalmente, ad avviarsi”.

Raggiunto questo nuovo obiettivo, D’Alberto precisa: “Ovviamente non ci fermeremo ma continueremo a guardare avanti con attenzione, per far sì che il prossimo passo consista nell’emanazione da parte del Governo di norme aventi carattere straordinario e di semplificazione vera, soprattutto per gli interventi pubblici, e dare così un nuovo e definitivo  slancio alla ricostruzione, che noi, insieme ai nostri cittadini colpiti dagli effetti del sisma, attendiamo da tanto, troppo tempo”.

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