TERAMO – Teramo conferma il titolo di “Città che legge” anche per il triennio 2024-2026. Un riconoscimento importante, che premia le attività di promozione della lettura messe in campo dal Comune di Teramo nel dialogo con le associazioni del territorio e con le scuole.
Un percorso, quello promosso dal Comune di Teramo, avviato nel 2020 in collaborazione con la Biblioteca Delfico e che grazie al coinvolgimento di tutti gli attori della filiera del libro ha portato alla nascita, nel 2021, del Patto per la Lettura – che oggi conta ben 64 firmatari – e successivamente alla realizzazione di tutta una serie di progetti tra i quali “Entrare dove non si entra”, con il quale nel 2022 il Comune ha vinto il bando”Città che legge”. Un progetto particolarmente complesso e strutturato, all’interno del quale, lo scorso anno, è stata inaugurata la Casa del Patto per la Lettura.
Proprio queste attività hanno contribuito a far ottenere a Teramo, a partire dal 2021, il titolo di “Città che legge”, con il quale il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, intende valorizzare le amministrazioni comunali che si impegnano a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.
Per richiedere il titolo le amministrazioni comunali devono essere in possesso di tutti i seguenti requisiti: la presenza di una o più biblioteche di pubblica lettura regolarmente aperte e funzionanti; la presenza di una o più librerie o punti vendita di libri sul territorio;la partecipazione dell’Amministrazione comunale o di scuole, biblioteche, librerie, associazioni presenti sul territorio comunale ad uno dei progetti nazionali del Centro (Libriamoci o Il Maggio dei Libri); l’esistenza di un festival, una rassegna o una fiera attinenti al libro, alla lettura, all’editoria, o l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie, associazioni; la presenza di un Patto locale per la lettura, comunale o intercomunale che, dopo essere stato stipulato tra le parti, sia stato caricato, nella Banca dati dei Patti per la lettura del Centro.
Adesso Teramo, così come tutti i Comuni che hanno ottenuto la qualifica per il triennio 2024-2025, avrà la possibilità, come già accaduto negli anni passati, di partecipare all’omonimo bando di finanziamento “Città che legge”, che va a finanziare la realizzazione di attività integrate per la promozione del libro e della lettura.
“Siamo particolarmente orgogliosi della conferma di questo importante riconoscimento – commenta l’assessore alla Cultura Antonio Filipponi – che va a confermare la bontà del percorso che questa Amministrazione ha avviato e realizzato fin dal primo mandato per la promozione della lettura, in particolare tra le giovani generazioni, nella piena consapevolezza del valore sociale di quest’ultima. Mettere in campo politiche di promozione della lettura vuol dire mettere in campo politiche per lo sviluppo culturale, economico e sociale del territorio ed è nostra intenzione proseguire su questa strada, nel dialogo costante con le associazioni, le scuole e la Biblioteca Delfico”.
Soddisfazione viene espressa anche dal Sindaco Gianguido D’Alberto.
“Come Amministrazione comunale abbiamo sempre creduto che la promozione della Cultura passi per la messa a sistema di interventi materiali e immateriali e di attività che coinvolgano la cittadinanza e favoriscano la crescita sociale della comunità – commenta il primo cittadino – per questo, fin dall’inizio, abbiamo puntato sul concetto di Cultura come Capitale, concetto si è tradotto nelle diverse attività portate avanti in questi anni dall’Assessorato alla Cultura, prima con l’ex Assessore Andrea Core e oggi, in continuità, con l’Assessore Antonio Filipponi. Tra queste attività particolare rilevanza ha sempre rivestito la promozione della lettura, tanto che insieme alla Biblioteca Delfico e alle numerose associazioni presenti sul territorio abbiamo messo in campo da tempo un percorso strutturato che sta dando frutti importanti. Il riconoscimento di Teramo come “Città che legge” rappresenta dunque la conferma dell’impegno della nostra Amministrazione nella promozione della cultura e in particolare della lettura, che si inserisce in un ventaglio molto più ampio di attività, che vanno dalla valorizzazione del Premio Teramo alla partecipazione a Lectus, dagli interventi sul patrimonio artistico, storico ed architettonico al coinvolgimento delle scuole e delle associazioni in iniziative e manifestazioni volte alla crescita del nostro territorio. Perché solo la cultura, in tutte le sue forme, ci può fornire gli strumenti necessari a comprendere una realtà in continuo cambiamento e a vincere le sfide del nostro tempo”.