Una mostra non convenzionale che riserva sorprese e richiama l’attualità. Organizzata dalla Cpo con l’associazione Art &. sarà inaugurata il 4 marzo nella sala espositiva di Torre Bruciata
TERAMO – Siamo tutti post moderni e le donne vivono in questo contesto sociale, culturale e politico. Una chiave di lettura proposta dai curatori per la mostra organizzata dalla Commissione pari opportunità della Provincia di Teramo e allestita dall’associazione “Art &” che verrà inaugurata venerdì 4 marzo alle 18 nello spazio espositivo di Torre Bruciata a Teramo.
Artisti “maturi” quali Marco Pace, Gianni Tarli, Marco Appicciafuoco, Bruno Chiodi, Fabrizio Sclocchini, Mauro Di Giulio, Amalia Di Sante insieme a “giovani” operatori culturali completano l’elenco degli espositori: Manuela Traini con le sue vetrofanie, la pop-artist Gioia Cifaldi, il grafico Vincenzo Ranalli, la fotografa Fabiola Ricci e Donna Mayla tattoo artist. Insieme a loro alcune selezionate opere di studenti del Liceo Artistico di Teramo.
Una rappresentazione della figura femminile, dagli archetipi alle attuali contraddizioni socio-culturali.
“Nella manifestazione la donna è protagonista – spiega la presidente della Cpo, Monica Brandiferri – ci sono artisti che si soffermano su alcuni temi tristemente alla ribalta come la violenza, altri sulla bellezza, altri ancora su aspetti più intimi e personali delle donne. In ogni caso uno sguardo non convenzionale. Con la mostra apriamo un mese dedicato ai temi sui quali sta lavorando la Commissione utilizzando i linguaggi dell’arte, del teatro e della poesia ringraziando tutti coloro che come sempre ci sono stati vicino”.
Ieri mattina, nel corso di una conferenza stampa, è stata presentata “Il femminile nella dimensione postmoderna”, con la partecipazione degli artisti Gianni Tarli, Marco Pace e Fabrizio Sclocchini, del presidente della Provincia, Renzo Di Sabatino e di alcune componenti della Cpo. La manifestazione si arricchisce dello spettacolo in programma per il 12 marzo “Letture semiserie dalle donne per le donne” delle allieve della scuola teatrale Spazio Tre e di quello in programma per il 20 marzo “Reading di brani letterari sul tema femminile” a cura di Licia Cepparulo.
“Per quanto ci riguarda abbiamo pensato ad una contaminazione fra generazioni – ha spiegato Marco Pace – la mostra vuole essere anche un trampolino di lancio per giovani artisti che lavorano accanto alla figura di un mentore. La rappresentazione del femminile è un tema caro a chi fa arte, io credo che quella che presentiamo è una mostra che ci propone un’esperienza forte attorno al tema”.
Artisti concettuali, figurazioni, installazioni. Gianni Tarli rifugge dal concetto di provocazione ma la mostra presenta elementi destinati a suscitare una reazione: figure monumentali, velate, coperte, simbolo dell’identità negata, saranno installate a Piazza Sant’Anna diventando il simbolo di questa iniziativa voluta dalla Cpo.
“Non è nostra intenzione provocare ma ci interessa sottolineare che le ideologia e i pregiudizi fraintendono l’amore generoso della donna scatenando la violenza” ha detto Gianni Tarli.