Per i vertici teramani tavolo rotondo necessario in seguito agli episodi infelici di inquinamento dei giorni scorsi,ma confermata la buona qualità delle acque del mare
TERAMO – Migliorare la gestione del ciclo delle acque è stato il tema della riunione tenutasi lunedì mattina tra i Sindaci della Vibrata e quelli della costa;ilcommissario straordinario dell’Ato, Pierluigi Caputi;il vicepresidente della Ruzzo reti, Carlo Ciapanna e i tecnici dei rispettivi enti.
Chiamati dalla Provincia nella qualità di ente coordinatore, si sono ritrovati attorno ad un tavolo per discutere sugli episodi di inquinamento accaduti a cavallo di Ferragosto nei pressi del depuratore di Alba Adriatica- Villa Rosa-Martinsicuro e alla foce del Vibrata.
All’incontro ha preso parte anche l’assessore regionale al turismo Mauro Di Dalmazio che ha voluto ribadire il suo sostegno, insieme alla Provincia, ai Sindaci e agli operatori turistici, nelle azioni che serviranno a scongiurare la paventata sospensione della Bandiera Blu da parte della Fee sottolineando l’impegno a coinvolgere anche il Ministro del Turismo nelle iniziative che serviranno a ristabilire una corretta e documentata percezione della realtà da parte di cittadini e turisti.
L’obiettivo prioritario infatti,è quello di evitare altri episodi inquinamento che possono inficiare l’immagine turistica di una costa che merita invece per la sua bellezza di essere ancor più salvaguardata e valorizzata . Con tale intento si vuole mettere in campo interventi immediati a fianco di quelli strutturali ribadendo però che la qualità delle acque del mare, come certificato dalle analisi degli enti certificatori degli ultimi cinque anni, non è in discussione e che quanto accaduto è la conseguenza di un incidente circoscritto nel tempo e nei luoghi,come ha tenuto a precisare anche il presidente Valter Catarra:
Nel rispetto delle competenze di ognuno e svolgendo fino in fondo, come abbiamo fatto sin dall’inizio di questa vicenda, il nostro ruolo di coordinamento, abbiamo voluto ragionare su come evitare che episodi di questo genere possano ripetersi e sulle iniziative da adottare nella gestione delle emergenze per scongiurare l’amplificazione degli effetti negativi che in questo come in altri casi sono di molto superiori alla portata dell’accaduto.
In merito alla questione è stato condiviso un documento che fissa la scaletta delle priorità:è emersa la necessità di mettere insieme iniziative immediate e altre strutturali che serviranno a migliorare la gestione del ciclo delle acque nella consapevolezza, però, come confermato dalle analisi degli ultimi cinque anni da parte di tutti gli enti certificatori, che il sistema, complessivamente, funziona e che la qualità del mare teramano è assolutamente buona come testimonia l’assegnazione della Bandiera Blu,da anni,a tutte le cittadine costiere.Quanto accaduto è ascrivibile ad un incidente circoscritto nel tempo e nei luoghi.
La Ruzzo reti si è impegnata ad utilizzare i fondi della straordinaria manutenzione, da 700 mila a 1 milione di euro, per intervenire subito sul depuratore di Alba Adriatica-Villa Rosa-Martinsicuro con un progetto di adeguamento che si aggiunge a quello di 590 mila euro già realizzato nei mesi scorsi.I Comuni, inoltre, concordano di finalizzare alla risoluzione dei problemi individuati come prioritari, e fra questi il miglioramento dei sistemi di depurazione lungo il Vibrata, il nuovo Piano D’Ambito che dovrà essere approvato dall’assemblea dell’Ato.
Ad occuparsi della progettazione sarà proprio la Ruzzo reti che a questo tipo di elaborazione affiancherà anche un progetto strategico e strutturale da presentare a finanziamento al Cipe in maniera da attivare ulteriori canali di spesa tenuto conto che, anche nei Fas, una parte della programmazione e quindi delle richieste avanzate dalla Regione, riguarda interventi a difesa della cosa, il risanamento idraulico dei fiumi e il miglioramento del sistema di depurazione. La Ruzzo reti, ancora, collaborerà con la Regione, nella sistemazione idraulica della foce del Vibrata. A questo scopo sono state predisposte le azioni che serviranno a individuare la tipologia di materiale sedimentato e, quindi, le modalità più idonee al suo smaltimento: intervento, quest’ultimo, di cui si occuperà il Genio Civile regionale.